sexta-feira, 27 de agosto de 2010

Orbitador Mars Express faz nova foto de ‘cratera alongada’ de Marte

Orcus Patera é um dos mistérios do Planeta Vermelho.   Imagem traz detalhes inéditos de depressão de 380 por 140 km.

Do G1, em São Paulo

Explicação mais aceita é que Orcus Patera surgiu do impacto de um objeto que atingiu Marte obliquamente, em um ângulo inferior a 5 graus a partir da horizontal (Foto: ESA / DLR / FU Berlin (G. Neukum)

)A agência espacial europeia (ESA, na sigla em inglês) divulgou nesta sexta-feira (27) uma nova foto de Orcus Patera, uma ‘cratera alongada’ de Marte. A formação de Orcus Patera continua sendo um mistério para os cientistas. A nova imagem traz a depressão, que tem 380 por 140 quilômetros, com clareza inédita.Os registros foram obtidos pelo orbitador Mars Express.


Orcus Patera tem 380 por 140 quilômetros (Foto: ESA / DLR / FU Berlin (G. Neukum))

A explicação mais aceita é que Orcus Patera surgiu do impacto de um objeto que atingiu Marte obliquamente, em um ângulo inferior a 5 graus a partir da horizontal.

La Nasa scopre due nuovi pianeti


Kepler-9b e Kepler-9c, entrambi orbitano intorno alla stella Kepler 9. Sono giganti e gassosi. Hanno dimensioni simili a quelle di Saturno. E forse, ce n'è pure un terzo

MILANO - In solo colpo d’occhio il satellite Keplero della Nasa ha scoperto due pianeti che transitano davanti alla stessa stella Keplero-9 della nostra galassia. «Questa è anche la prima conferma ufficiale – ha precisato Doug Hudgins responsabile scientifico del programma – di un sistema solare simile al nostro, mentre altri sono ancora sotto esame». I due pianeti con una taglia analoga a Saturno e non offrono ambienti abitabili ruotano su orbite diverse: “Keplero-9b”, come è stato provvisoriamente battezzato, è più vicino all’astro compiendo un giro intorno ad esso in 19 giorni; “Keplero-9c” è invece più lontano e impiega 48 giorni. La scoperta è riuscita misurando l’abbassamento della luminosità della stella quando il pianeta le passa davanti. Il tutto però non è stato semplice perché ha richiesto ben sette mesi di osservazioni. Tra i due corpi celesti si manifesta anche una certa interazione delle rispettive forze gravitazioni, hanno precisato gli scienziati che stanno verificando anche la presenza di un terzo pianeta. Questo sarebbe vicinissimo alla stella-madre volandole intorno in un giorno e mezzo appena. Inoltre la sua consistenza sarebbe differente e risulterebbe una specie di super-Terra perché avrebbe una massa una volta e mezza quella del nostro pianeta. Il satellite astronomico Keplero è stato lanciato il 6 marzo dell’anno scorso proprio per scovare nuovi corpi planetari extrasolari. Dopo un anno di indagini aveva già individuato circa settecento candidati che ora sono al vaglio degli scienziati.
 
http://www.corriere.it/

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