Rappresentazione artistica del sistema binario Gaia14aae
(fonte: Marisa Grove/Institute of Astronomy)
Scoperta una coppia 'particolare' di stelle nella quale, una ruota intorno all'altra, eclissandola completamente mentre la cannibalizza. La scoperta, descritta sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, si deve al gruppo di Heather Campbell, dell'università britannica di Cambridge ed alla collaborazione con gli astrofili del centro per l'astrofisica Backyard (Cra).
Le due stelle formano il sistema binario noto come 'Variabile cataclismica', dove una stella nana bianca molto densa ruba il gas alla sua stella compagna: per gli astrofisici è un laboratorio unico per studiare le esplosioni delle supernovae e misurare l'espansione dell'universo. La coppia di stelle si chiama Gaia14aae e si trova a circa 730 anni luce dalla costellazione del Drago. E' stata scoperta dal satellite Gaia dell'Agenzia spaziale europea (Esa) nell'agosto 2014, quando all'improvviso, in un solo giorno, è diventata 5 volte più brillante. Gli astronomi, grazie alle informazioni ottenute dal satellite Gaia, hanno capito che l'improvvisa esplosione era dovuta alla stella nana bianca che stava divorando la sua compagna più grande.
Le ulteriori osservazioni fatte dal centro Backyard, una collaborazione di astrofili e astronomi, hanno permesso di scoprire che si tratta di un raro sistema binario a eclisse totale, dove ogni 50 minuti una stella passa direttamente di fronte all'altra, bloccandone completamente la visuale se osservata dalla Terra. Usando lo spettroscopio del telescopio Herschel delle isole Canarie, i ricercatori hanno poi visto che Gaia14aae contiene molto elio, ma non idrogeno: una cosa insolita, visto che l'idrogeno è molto comune nell'universo.
La nana bianca superdensa è così forte da forzare la stella compagna a gonfiarsi come una mongolfiera e a muoversi. ''Questo tipo di sistemi binari può esplodere come una supernova - conclude Morgan Fraser, un altro dei ricercatori - e quindi studiare Gaia14aae ci aiuterà a capire queste brillanti esplosioni nell'Universo'', la cui causa rimane uno dei più grandi misteri dell'astrofisica.
www,ansa.it