L'asteroide
KP 2012 fotografato dall’astrofilo Rolando Ligustri. L’asteroide,
fotografato mentre si trovava a circa 350.000 chilometri dalla Terra, è
la linea tratteggiata che dal centro si estende a destra dell’immagine
(fonte: Rolando Ligustri)
'Aperitivo' con
l'asteroide. Un po' prima del tramonto passerà 'vicino' alla Terra
l'asteroide KP 2012, ma ad una distanza di tutta sicurezza.
''Non ci sarà alcun pericolo di impatto'', osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. Al momento del suo massimo avvicinamento, l'oggetto "sarà a circa 55.000 chilometri dal nostro pianeta, una distanza pari a cinque volte il diametro della Terra", prosegue l'esperto, e si troverà all'interno dell'orbita della Luna, che dista 384.000 chilometri dal nostro pianeta.
L'asteroide, che ha un diametro compreso fra 25 e 30 metri, è stato scoperto dal telescopio americano del Monte Lemmon, in Arizona, e al momento del massimo approccio alla Terra si muoverà a una velocità di circa 13 chilometri al secondo.
Per quanto riguarda la possibilità di osservare il passaggio, "l'asteroide - ha proseguito Masi - è stato ben visibile dall'Italia con telescopi amatoriali nelle ore precedenti al passaggio, ma nel momento del massimo avvicinamento alla Terra bisognerà guardare verso il Sole e ciò renderà difficili le osservazioni. Nella fase di allontanamento - ha aggiunto - l'oggetto si avvierà verso l'emisfero australe e sarà meno luminoso".
''Non ci sarà alcun pericolo di impatto'', osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. Al momento del suo massimo avvicinamento, l'oggetto "sarà a circa 55.000 chilometri dal nostro pianeta, una distanza pari a cinque volte il diametro della Terra", prosegue l'esperto, e si troverà all'interno dell'orbita della Luna, che dista 384.000 chilometri dal nostro pianeta.
L'asteroide, che ha un diametro compreso fra 25 e 30 metri, è stato scoperto dal telescopio americano del Monte Lemmon, in Arizona, e al momento del massimo approccio alla Terra si muoverà a una velocità di circa 13 chilometri al secondo.
Per quanto riguarda la possibilità di osservare il passaggio, "l'asteroide - ha proseguito Masi - è stato ben visibile dall'Italia con telescopi amatoriali nelle ore precedenti al passaggio, ma nel momento del massimo avvicinamento alla Terra bisognerà guardare verso il Sole e ciò renderà difficili le osservazioni. Nella fase di allontanamento - ha aggiunto - l'oggetto si avvierà verso l'emisfero australe e sarà meno luminoso".
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