quinta-feira, 4 de agosto de 2016

Giove congela l'atmosfera di una delle sue lune

L'ombra di Giove sconvolge l'atmosfera di una delle sue lune, Io (fonte: SwRI/Andrew Blanchard)L'ombra di Giove sconvolge l'atmosfera di una delle sue lune, Io (fonte: SwRI/Andrew Blanchard)
Giove congela l'atmosfera della più vulcanica delle sue lune, Io, costringendola a collassare e a 'ricomporsi' a intervalli regolari e molto frequenti, pari a 1,7 giorni terrestri. La scoperta, del Southwest Research Institute di Boulder, è pubblicata sul Journal of Geophysical Research.

''E' la prima volta che si osserva questo fenomeno direttamente'', commenta il coordinatore della ricerca, Constantine Tsang. E' stato possibile grazie al telescopio Gemini, che si trova nelle Hawaii.

Con i suoi innumerevoli vulcani, che emettono diossido di zolfo con un'estensione fino a 480 chilometri e producono estesi campi di lava che possono fluire per centinaia di chilometri, la luna Io è il luogo più attivo del Sistema Solare dal punto di vista geologico. Il diossido di zolfo è anche il principale gas della sottile atmosfera di questa luna.

Ogni volta che Giove proietta la sua ombra su Io, il diossido di zolfo si congela sulla superficie della luna e l'atmosfera si riduce. Quando questa eclissi quotidiana termina, Io torna a essere illuminata dal Sole e il diossido di zolfo torna allo stato gassoso.

Per il coautore dello studio, John Spencer, le osservazioni confermano che "l'atmosfera di Io è in un costante ciclo di collasso e ripristino''.

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Arrivata la seconda tempesta magnetica in un giorno


Arrivata la seconda tempesta magnetica in un giorno (fonte: SDO)Arrivata la seconda tempesta magnetica in un giorno (fonte: SDO)
E' arrivata anche la seconda tempesta magnetica attesa per oggi e provocata da uno sciame di particelle emesse dal Sole: la sua intensità è paragonabile alla tempesta arrivata in mattinata e provocata da una straordinaria eruzione solare. 

''Come la precedente, anche questa tempesta è di bassa intensità, ma comunque in grado di disturbare le comunicazioni radio, oltre a generare le spettacolari aurore osservate oggi nelle regioni polari e addirittura fino in Germania'', ha detto all'ANSA Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell'università di Trieste.

A rendere singolare la giornata di oggi è che i due fenomeni siano avvenuti a poca distanza l'uno dall'altro. Un fenomeno simile, ha ricordato il fisico, era accaduto nel luglio 2012: ''quando ben tre bolle di plasma furono scagliate nello spazio dal Sole e si accelerarono l'un l'altra, arrivando a viaggiare a oltre 2.000 chilometri al secondo ma per fortuna non colpirono la Terra''.

La seconda tempesta, che secondo Messerotti potrebbe indebolirsi nelle prossime 12 ore, è stata causata da una raffica veloce di vento solare, ossia da uno sciame di particelle normalmente emessa dal Sole, che ha colpito il campo magnetico della Terra. E' stata corrente più veloce di quelle che di solito vengono emesse del Sole, ha spiegato l'esperto, perchè è stata accelerata da un buco coronale, ossia da un'area della parte più esterna dell'atmosfera del Sole (chiamata corona solare) più fredda di quelle circostanti e che appare per questo più scura. 

La tempesta di stamattina invece era stata causata da un fenomeno diverso: una nube di particelle solari espulse da un'eruzione del Sole.


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Il Sole sta ingoiando una cometa


La cometa della famiglia di Kreutz che si sta avvicinando al sole (fonte: Soho/Nasa/Esa)La cometa della famiglia di Kreutz che si sta avvicinando al sole (fonte: Soho/Nasa/Esa)
Il Sole sta ingoiando una cometa e il fenomeno è il più spettacolare degli ultimi 21 anni. Le foto della cometa 'suicida' sono state catturate dall'Osservatorio solare Soho (Solar and Heliospheric Observatory) gestito da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa). ''E' eccezionale'' ha scritto su Twitter l'astronomo Karl Battams del Naval Research Laboratory a Washington. ''E' una delle più brillanti comete radenti degli ultimi 21 anni'', ha aggiunto. Secondo l'astronomo in questo momento ''questa cometa è probabilmente il corpo celeste più veloce del Sistema Solare, perché sta sfrecciando a circa 450 chilometri al secondo''.

La cometa evaporerà velocemente nel corso delle prossime ore: “si disintegreranno anche le rocce, non solo i ghiacci” ha detto Battams. Il corpo celeste fa parte della famiglia delle comete suicide di Kreutz (Kreutz sungrazers), che sono i frammenti di una cometa gigante che si è frantumata secoli fa e prendono il nome dall'astronomo tedesco Heinrich Kreutz che le ha studiate nell'800. I frammenti di questa cometa passano vicinissimi al Sole e si disintegrano quasi ogni giorno ma in genere sono troppo piccoli per essere visti. Frammenti grandi e brillanti come quello che sta per essere ingoiato dal Sole sono quindi eccezionali perché rari.

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