Diagramma che rappresenta il
momento massimo dell'eclissi lunare di penombra del 18 ottobre (fonte:
Gianluca Masi, The Virtual Telescope)
Appuntamento con
l'eclissi lunare di penombra: nella notte fra il 18 e il 19 ottobre la
Luna apparirà un po' meno luminosa del solito. Anche se questa eclissi
non sarà delle più spettacolari, l'effetto è comunque visibile a occhio
nudo da tutta l'Europa, dall'Africa, dal Brasile e dall'Asia
occidentale. E' l'ultima eclissi dell'anno: vale la pena non perderla,
osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e
curatore scientifico del Planetario di Roma.
Eclissi di questo tipo avvengono quando la Luna entra nel cono di penombra della Terra, cioè nella parte esterna dell'ombra terrestre. Comincerà a sfiorarlo alle 23,51 del 18 ottobre e lo attraverserà fino alle 3,50 del 19 ottobre.
"E' come se qualcuno spegnesse una parte di un lampadario puntato verso il nostro satellite. Non vedremo la Luna sparire ma tutto il disco lunare calare di intensità luminosa'', spiega Marco Faccini, comunicatore scientifico dell'Osservatorio di Roma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Eclissi di questo tipo avvengono quando la Luna entra nel cono di penombra della Terra, cioè nella parte esterna dell'ombra terrestre. Comincerà a sfiorarlo alle 23,51 del 18 ottobre e lo attraverserà fino alle 3,50 del 19 ottobre.
"E' come se qualcuno spegnesse una parte di un lampadario puntato verso il nostro satellite. Non vedremo la Luna sparire ma tutto il disco lunare calare di intensità luminosa'', spiega Marco Faccini, comunicatore scientifico dell'Osservatorio di Roma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
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