Ritorna il più famoso degli asteroidi potenzialmente minacciosi, Icaro: è stato il primo di questa famiglia ad essere osservato con il radar e torna a fare 'visita' alla Terra oggi. Alle 17,39 (ora italiana), questo 'sasso' cosmico gigante del diametro di 1,5 chilometri, sarà alla minima distanza di circa 8 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Naturalmente la distanza è di tutta sicurezza, ben 21 volte la distanza della Luna, ''ma incontri ravvicinati con questo famoso asteroide sono rari: bisognerà aspettare il 2090 per avere di nuovo un avvicinamento di questo tipo''. sottolinea l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. E' prevista una osservazione in diretta streaming a partire dalle 23,30 di oggi, sul canale Scienza e Tecnica dell'ANSA, in collaborazione con il Virtual Telescope.
Dall'Italia, l'asteroide sarà visibile dopo il tramonto e si muoverà alla velocità relativa alla Terra di circa 30 chilometri al secondo. Ma l'osservazione, rileva l'astrofisico, ''sarà alla portata solo dei telescopi professionali del diametro di circa 40 centimetri, con telescopi più modesti, del diametro di circa 15-20 centimetri, si potrà tentare di fotografarlo, perché i sensori digitali vanno più in profondità della retina umana''.
Scoperto nel 1949, questo asteroide si chiama così, come l'Icaro della mitologia greca, perché quando si 'avventura' nel sistema solare interno si avvicina al Sole più di Mercurio, il pianeta più interno della nostra famiglia planetaria: arriva a circa 30 milioni di chilometri dalla nostra stella.
L'ultima volta che Icaro si è avvicinato alla Terra, più di quanto farà oggi, è stato nel 1968, quando passò a 6,5 milioni di chilometri. Fu un avvenimento che suscitò molto clamore, spiega Masi, per la prima volta un asteroide venne osservato con il radar e il Massachusetts Institute of Technology mise a punto il progetto Icarus nel quale si studiò un modo per deviare o distruggere un asteroide nel caso in cui potesse entrare in rotta di collisione con la Terra.
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