A destra il francobollo dedicato all'osservatorio di Brera, a sinistra quello per l'osservatorio di Napoli (fonte: INAF)
Un francobollo
celebrativo per festeggiare due Osservatori dell'Istituto Nazionale di
Astrofisica (Inaf): per i 250 anni della fondazione dell'Osservatorio di
Brera e i 200 anni della fondazione dell''Osservatorio di Capodimonte.
Il francobollo è stato emesso il 22 ottobre da Poste Italiane, di
concerto con il ministero dello Sviluppo Economico.
La scelta di dedicare un francobollo a questi due importanti Osservatori non è solo un riconoscimento storico, ma, sottolinea l'Inaf, anche il segno dell'opera che continuano a svolgere non solo in campo scientifico ma anche divulgativo.
Per l'Osservatorio di Capodimonte la data del 22 ottobre è concomitante con il giorno in cui Carolina Bonaparte, consorte di Gioacchino Murat, decretò la posa della prima pietra, di fatto poi avvenuta il 4 Novembre del 1812. E per ricordare quest'ultimo evento, l'Osservatorio di Capodimonte il 4 novembre prossimo organizza un Open Day e Poste Italiane, spiega Massimo Della Valle Direttore dell'Osservatorio di Capodimonte dell'Inaf, emetterà un altro annullo speciale.
''Il francobollo dedicato ai due Osservatori nella stessa giornata non è affatto casuale – rileva Della Valle - ma trova la sua spiegazione nella storia di questi due prestigiosi istituti. Il direttore designato di Capodimonte, Federigo Zuccari, fu l'allievo prediletto di Barnaba Oriani, all'epoca direttore di Brera che, come testimoniato da documenti d'archivio, fu da subito favorevole alla costruzione di una specola napoletana. Solo la morte prematura del giovane Zuccari, avvenuta nel 1817, gli impedì di assumere l'effettiva direzione dell'Osservatorio''.
L'uscita del francobollo coincide poi con l'inizio a Capodimonte del congresso della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (Sigrav) fino al 26 ottobre. ''Abbiamo voluto un annullo personalizzato, che recita 250 anni di scienza a Brera. Di scienza in generale, non solo di astronomia'' osserva Giovanni Pareschi, direttore dell'Osservatorio di Brera. ''Vogliamo sottolineare – prosegue – che la fondazione dell'Osservatorio è stata decisiva per lo sviluppo successivo di gran parte della scienza milanese con importanti ripercussioni anche a livello nazionale e internazionale''.
La scelta di dedicare un francobollo a questi due importanti Osservatori non è solo un riconoscimento storico, ma, sottolinea l'Inaf, anche il segno dell'opera che continuano a svolgere non solo in campo scientifico ma anche divulgativo.
Per l'Osservatorio di Capodimonte la data del 22 ottobre è concomitante con il giorno in cui Carolina Bonaparte, consorte di Gioacchino Murat, decretò la posa della prima pietra, di fatto poi avvenuta il 4 Novembre del 1812. E per ricordare quest'ultimo evento, l'Osservatorio di Capodimonte il 4 novembre prossimo organizza un Open Day e Poste Italiane, spiega Massimo Della Valle Direttore dell'Osservatorio di Capodimonte dell'Inaf, emetterà un altro annullo speciale.
''Il francobollo dedicato ai due Osservatori nella stessa giornata non è affatto casuale – rileva Della Valle - ma trova la sua spiegazione nella storia di questi due prestigiosi istituti. Il direttore designato di Capodimonte, Federigo Zuccari, fu l'allievo prediletto di Barnaba Oriani, all'epoca direttore di Brera che, come testimoniato da documenti d'archivio, fu da subito favorevole alla costruzione di una specola napoletana. Solo la morte prematura del giovane Zuccari, avvenuta nel 1817, gli impedì di assumere l'effettiva direzione dell'Osservatorio''.
L'uscita del francobollo coincide poi con l'inizio a Capodimonte del congresso della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (Sigrav) fino al 26 ottobre. ''Abbiamo voluto un annullo personalizzato, che recita 250 anni di scienza a Brera. Di scienza in generale, non solo di astronomia'' osserva Giovanni Pareschi, direttore dell'Osservatorio di Brera. ''Vogliamo sottolineare – prosegue – che la fondazione dell'Osservatorio è stata decisiva per lo sviluppo successivo di gran parte della scienza milanese con importanti ripercussioni anche a livello nazionale e internazionale''.
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