quarta-feira, 22 de julho de 2009

L'Asia al buio per l'eclissi del secolo


Qualche istante prima dell'eclissi solare totale


L’ evento è stato osservato da milioni di persone dalla Cina ai villaggi indiani

SHANGHAI
Solo il cielo nuvoloso ha rovinato in parte un degli spettacoli astronomici del secolo: l’eclissi di sole totale visibile in Asia e che ha oscurato il cielo di India e Cina per quasi quattro minuti. In alcune parti dell’Asia la copertura del disco solare - iniziata alle 2.53 ora italiana - è durata 6 minuti e 37 secondi, un tempo di poco inferiore a quello registratosi nel luglio 1991 e che non potrà venire battuto fino al 2132. Un record sicuramente è il pubblico che ha potuto osservare il fenomeno: data la densità di popolazione delle zone coinvolte, oltre due miliardi di persone. Il cono d’ombra ha attraversato un fronte di oltre 15,000 chilometri, passando per l’India, il Nepal, il Buthan, il Bangladesh, la Birmania, la Cina e le isole meridionali del Giappone. Non è mancato chi ha approfittato del fenomeno a fini commerciali: l’agenzia Cox and Kings ha affittato un Boeing 737-700 decollato da Nuova Delhi poco prima dell’alba per "intercettare" l’eclissi a un’altezza di 12.000 metri, volando poi verso est seguendone il percorso (costo del biglietto, 1.200 euro). Il fenomeno non è però stato accolto ovunque con entusiasmo: in India e in Cina le eclissi solari tradizionalmente hanno una fama ambigua, e a seconda dei diversi culti possono essere considerate eventi di buon auspicio ma anche segni nefasti. In India una donna è morta nella calca di efdeli indù affollatasi sulle rive del Gange per osservare il fenomeno, ritenuto pericoloso in particolare per le gestanti: molte donne che avevano prenotato il parto cesareo hanno deciso di rinviarlo.


La Stampa.it

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