Occhio italiano in Cile
Nel suo genere, è
il più grande del mondo: è un telescopio dedicato a 'sorvegliare' il
cielo, si chiama Vst (Vlt survey telescope), si trova in Cile ed è stato
inaugurato oggi a Napoli presso l'Osservatorio Astronomico di
Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Frutto di una collaborazione avviata dall'Osservatorio di Capodimonte e l'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), Vst è il primo telescopio medio-grande progettato e realizzato totalmente in Italia, che l'Osservatorio di Capodimonte ha concepito e portato a compimento con il concorso di altre sedi Inaf.
Quest'occhio italiano in Cile si erge a 2.600 metri di altitudine su un picco andino del Cerro Paranal ed ha lo scopo di sorvegliare il cielo con l'obiettivo di fare indagini sugli aspetti ancora misteriosi del cosmo, come la materia oscura e l'energia oscura, ma anche monitorare gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra.
Il telescopio è costato circa 14 milioni di euro e la sua storia è iniziata nel 1997. In quell'anno, spiega il responsabile scientifico del Vst, Massimo Capaccioli, ''ricevemmo un grosso finanziamento e decidemmo di costruire un telescopio di classe medio grande con nuove tecnologie e lo proponemmo all'Eso che approvò il progetto''.spiega il responsabile scientifico del Vst, Massimo Capaccioli "Oggi è un giorno di festa - ha rilevato il direttore dell'Osservatorio di Capodimonte, Massimo Della Valle - ma tutto il 2012 è stato un anno fantastico abbiamo festeggiato i 200 anni dell'Osservatorio e nel giro di tre settimane abbiamo avuto due inaugurazioni importanti: il Museo degli antichi strumenti astronomici e oggi il telescopio Vst".
Frutto di una collaborazione avviata dall'Osservatorio di Capodimonte e l'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), Vst è il primo telescopio medio-grande progettato e realizzato totalmente in Italia, che l'Osservatorio di Capodimonte ha concepito e portato a compimento con il concorso di altre sedi Inaf.
Quest'occhio italiano in Cile si erge a 2.600 metri di altitudine su un picco andino del Cerro Paranal ed ha lo scopo di sorvegliare il cielo con l'obiettivo di fare indagini sugli aspetti ancora misteriosi del cosmo, come la materia oscura e l'energia oscura, ma anche monitorare gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra.
Il telescopio è costato circa 14 milioni di euro e la sua storia è iniziata nel 1997. In quell'anno, spiega il responsabile scientifico del Vst, Massimo Capaccioli, ''ricevemmo un grosso finanziamento e decidemmo di costruire un telescopio di classe medio grande con nuove tecnologie e lo proponemmo all'Eso che approvò il progetto''.spiega il responsabile scientifico del Vst, Massimo Capaccioli "Oggi è un giorno di festa - ha rilevato il direttore dell'Osservatorio di Capodimonte, Massimo Della Valle - ma tutto il 2012 è stato un anno fantastico abbiamo festeggiato i 200 anni dell'Osservatorio e nel giro di tre settimane abbiamo avuto due inaugurazioni importanti: il Museo degli antichi strumenti astronomici e oggi il telescopio Vst".
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