Le esplosioni più
violente dell'universo sono dovute alla morte di stelle gigantesche,
dieci volte più grandi del Sole, che scatenano i lampi gamma più longevi
mai osservati. La scoperta, annunciata nel convegno internazionale sui
lampi gamma che si svolge negli Stati Uniti, a Nashville (Tennessee), si
deve al gruppo di ricerca coordinato da Andrew Levan, dell'università
britannica di Warwick.
Delle esplosioni cosmiche eccezionalmente potenti e longeve appena scoperte, una è avvenuta ai confini dell'universo osservabile, a circa 7 miliardi di anni luce di distanza dalla nostra galassia. Mentre la maggior parte delle esplosioni di stelle finisce in circa un minuto, queste di nuovo tipo possono durare per diverse ore.
La prima è stata individuato il giorno di Natale 2010, ma mancava una misura di distanza e così questo evento è rimasto avvolto nel mistero. Inizialmente si pensava a un asteroide caduto su una stella di neutroni nella nostra galassia, oppure all'esplosione di una supernova in una galassia a 3,5 miliardi anni luce di distanza dalla Via Lattea.
Delle esplosioni cosmiche eccezionalmente potenti e longeve appena scoperte, una è avvenuta ai confini dell'universo osservabile, a circa 7 miliardi di anni luce di distanza dalla nostra galassia. Mentre la maggior parte delle esplosioni di stelle finisce in circa un minuto, queste di nuovo tipo possono durare per diverse ore.
La prima è stata individuato il giorno di Natale 2010, ma mancava una misura di distanza e così questo evento è rimasto avvolto nel mistero. Inizialmente si pensava a un asteroide caduto su una stella di neutroni nella nostra galassia, oppure all'esplosione di una supernova in una galassia a 3,5 miliardi anni luce di distanza dalla Via Lattea.
Utilizzando il telescopio Gemini nelle Hawaii, i ricercatori hanno ora ricalcolato la distanza dell'esplosione e hanno stabilito che è avvenuta a circa 7 miliardi di anni luce dalla Terra. Sarebbe stata causata dalla morte di una stella supergigante, 10 volte più massiva del Sole, fra le più grandi e brillanti stelle mai osservate nell'universo, con un raggio circa 1.000 volte quello del Sole. Dopo l'evento del Natale 2010 lo stesso gruppo di ricerca ha individuato altre esplosioni di questo tipo.
Si pensa che la maggior parte delle stelle che danno origine ai lampi di raggi gamma siano relativamente piccole e dense e che l'esplosione le distrugga in una manciata di secondi. In questo caso, invece, le esplosioni sono molto lunghe e i lampi gamma più longevi a causa delle grandi dimensioni della stella. In stelle così grandi, infatti, i lampi gamma richiedono molto più tempo per propagarsi.
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