Saturno sarà il
protagonista incontrastato del cielo di maggio: a fargli compagnia ci
saranno le meteore Eta Aquaridi e un luminoso terzetto di pianeti che
giocheranno a rincorrersi proprio sul finire del mese. A ricordare i
principali appuntamenti celesti a tutti gli appassionati con il naso
all'insù sono gli esperti dell'Unione astrofili italiani (Uai).
Appena passata l'opposizione dello scorso 28 aprile, Saturno con i suoi anelli sarà perfettamente osservabile per tutto il mese, l'unico pianeta in maggio ad essere ben visibile per quasi l'intera notte.
Appena passata l'opposizione dello scorso 28 aprile, Saturno con i suoi anelli sarà perfettamente osservabile per tutto il mese, l'unico pianeta in maggio ad essere ben visibile per quasi l'intera notte.
Inizialmente si troverà a Sud-Est e poi culminerà a sud nelle ore
centrali della notte. Mercurio inizierà invece a fare capolino,
avvicinandosi al periodo di miglior visibilità serale che si verificherà
nei primi giorni di giugno. Nel frattempo darà spettacolo insieme a
Venere e Giove in un terzetto da non perdere.
''Data la loro luminosità, in particolare quella di Giove e Venere -
spiegano gli esperti della Uai - con il cielo sereno e l'orizzonte
libero da ostacoli si potrà tentare l'osservazione del suggestivo
triangolo formato dai tre astri, i quali si 'sorpasseranno' l'uno con
l'altro generando una rapida sequenza di congiunzioni concentrare
nell'arco di pochi giorni: Mercurio–Venere (25 maggio), Mercurio-Giove
(27 maggio) e Venere–Giove (28 maggio)''.
Nelle sere di inizio mese, grazie alla discrezione della Luna, sarà possibile dedicarsi all'osservazione delle meteore Eta Aquaridi. ''Legate ad antichi residui della cometa Halley, costituiscono la corrente più famosa, ma - ricorda la Uai - alle nostre latitudini la loro osservabilità è ed è sempre stata alquanto difficoltosa. Nel nostro Paese le regioni meridionali beneficiano di un maggior tempo di osservazione, ovvero da quando il radiante sorge fino all’iniziare del crepuscolo mattutino. Al contrario le regioni via via sempre più a nord godono di un minor tempo di visibilità e di peggiori circostanze. Il radiante, posto nella zona più alta dell’Aquario, sarà attivo per quasi un mese, con un aumento evidente della frequenza dal 3 al 10 maggio e un picco maggiore intorno al 5-6 maggio''.
Altra 'osservata speciale' da non perdere di vista sarà la cometa Panstarrs: circumpolare per tutto maggio, attraverserà la porzione settentrionale del Cefeo, varcando i confini del Dragone negli ultimi giorni del mese, quando sfilerà nei pressi della Stella Polare.
Nelle sere di inizio mese, grazie alla discrezione della Luna, sarà possibile dedicarsi all'osservazione delle meteore Eta Aquaridi. ''Legate ad antichi residui della cometa Halley, costituiscono la corrente più famosa, ma - ricorda la Uai - alle nostre latitudini la loro osservabilità è ed è sempre stata alquanto difficoltosa. Nel nostro Paese le regioni meridionali beneficiano di un maggior tempo di osservazione, ovvero da quando il radiante sorge fino all’iniziare del crepuscolo mattutino. Al contrario le regioni via via sempre più a nord godono di un minor tempo di visibilità e di peggiori circostanze. Il radiante, posto nella zona più alta dell’Aquario, sarà attivo per quasi un mese, con un aumento evidente della frequenza dal 3 al 10 maggio e un picco maggiore intorno al 5-6 maggio''.
Altra 'osservata speciale' da non perdere di vista sarà la cometa Panstarrs: circumpolare per tutto maggio, attraverserà la porzione settentrionale del Cefeo, varcando i confini del Dragone negli ultimi giorni del mese, quando sfilerà nei pressi della Stella Polare.
A sfidarla per lo scettro di cometa più luminosa del cielo arriverà poi
C/2012 F6 Lemmon. ''A inizio mese la levata della Lemmon sull’orizzonte
di nord est coinciderà con il termine della notte astronomica'', ricorda
la Uai. ''Le condizioni osservative miglioreranno lentamente giorno per
giorno, ma solo nella seconda parte di maggio l’altezza raggiunta
all’inizio del crepuscolo astronomico risulterà significativa. Dai Pesci
si sposterà in Andromeda, percorrendo ben 23 gradi verso nord''.
www.ansa.it
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