La più violenta dall'inizio dell'anno
L'eruzione solare più violenta dell'anno, ripresa dall'osservatorio Sdo, della Nasa
(fonte: NASA/SDO)
È in corso una
eruzione solare da record: la più violenta registrata dall'inizio
dell'anno e una delle più intense del ciclo solare attuale. Nonostante
l'intensità, non c'è pericolo di tempeste solari perché lo sciame di
particelle liberato non si dirige verso la Terra. Gli effetti ''sono
mitigati dalla posizione in cui è avvenuta l'eruzione, vicino al lembo
sud-orientale del Sole, e non di fronte alla Terra'' tranquillizzano gli
esperti dal programma Space Situational Awareness (Ssa) dell'Agenzia
Spaziale Europea (Esa).
L'eruzione è stata definita dal programma Ssa di classe X, la più alta su una scala di 5 classi di potenza. La nube di particelle solari emessa dall'eruzione, che si espande alla velocità di 2.000 chilometri al secondo, per ora quindi non è diretta verso la Terra. Se una nube di particelle solari in rapido movimento come questa colpisse il nostro pianeta, spiegano gli esperti, le conseguenti tempeste geomagnetiche che si verificherebbero potrebbero causare problemi ai voli, danni seri alle comunicazioni e agli elettrodotti.
La fonte dell'eruzione è una macchia solare molto produttiva, chiamata AR1967 che ha generato altri brillamenti da quando il Sole si è 'svegliato'. La nostra stella infatti si trova nella fase di massimo del ciclo di 11 anni dell'attività solare, motivo per cui potrebbero esserci anche altre eruzioni. Questa regione del Sole quindi resta una sorvegliata speciale soprattutto perché, a causa della rotazione del Sole, nei prossimi giorni si troverà di fronte alla Terra.
L'eruzione è stata definita dal programma Ssa di classe X, la più alta su una scala di 5 classi di potenza. La nube di particelle solari emessa dall'eruzione, che si espande alla velocità di 2.000 chilometri al secondo, per ora quindi non è diretta verso la Terra. Se una nube di particelle solari in rapido movimento come questa colpisse il nostro pianeta, spiegano gli esperti, le conseguenti tempeste geomagnetiche che si verificherebbero potrebbero causare problemi ai voli, danni seri alle comunicazioni e agli elettrodotti.
La fonte dell'eruzione è una macchia solare molto produttiva, chiamata AR1967 che ha generato altri brillamenti da quando il Sole si è 'svegliato'. La nostra stella infatti si trova nella fase di massimo del ciclo di 11 anni dell'attività solare, motivo per cui potrebbero esserci anche altre eruzioni. Questa regione del Sole quindi resta una sorvegliata speciale soprattutto perché, a causa della rotazione del Sole, nei prossimi giorni si troverà di fronte alla Terra.
www.ansa.it
Nenhum comentário:
Postar um comentário