Ottenuto il primo ritratto a 360 gradi della Via Lattea (fonte: NASA/JPL)
La Via Lattea si concede in una spettacolare visione a 360 gradi:
'cucendo' 2 milioni di foto scattate dal telescopio spaziale Spitzer,
un gruppo di ricerca dell'Università del Wisconsin ne ha realizzato un
ritratto completo attraverso cui è possibile 'passeggiare' nella
galassia e analizzarne i dettagli.
"Se volessimo stamparla - ha spiegato Robert Hurt, uno dei responsabili del lungo lavoro - avremmo bisogno di un 'cartellone' grande come l'intero stadio Rose Bowl di Los Angeles". La 'foto', battezzata Glimpse360 (Galactic Legacy Mid-Plane Survey Extraordinaire), è un mosaico di 20 gigapixel composto da ben 2 milioni di immagini a infrarossi scattate da Spitzer in 10 anni di lavoro.
La Via Lattea è un enorme disco con dei 'bracci' a spirale e il nostro Sistema Solare si trova circa a metà di uno di questi rami. Guardando verso il centro della Galassia, si osserva una vasta regione affollata di stelle e ricca di polveri che impediscono alla luce visibile di filtrare, e quindi di essere osservata dai telescopi 'tradizionali'.
"Se volessimo stamparla - ha spiegato Robert Hurt, uno dei responsabili del lungo lavoro - avremmo bisogno di un 'cartellone' grande come l'intero stadio Rose Bowl di Los Angeles". La 'foto', battezzata Glimpse360 (Galactic Legacy Mid-Plane Survey Extraordinaire), è un mosaico di 20 gigapixel composto da ben 2 milioni di immagini a infrarossi scattate da Spitzer in 10 anni di lavoro.
La Via Lattea è un enorme disco con dei 'bracci' a spirale e il nostro Sistema Solare si trova circa a metà di uno di questi rami. Guardando verso il centro della Galassia, si osserva una vasta regione affollata di stelle e ricca di polveri che impediscono alla luce visibile di filtrare, e quindi di essere osservata dai telescopi 'tradizionali'.
Grazie ai suoi 'occhi' infrarossi, il telescopio Spitzer riesce però superare questo 'velo', permettendo agli astronomi di osservare l'intero disco galattico e di costruirne la mappa completa.
I dati raccolti per realizzare la grande foto Glimpse360 hanno permesso di verificare come una regione centrale, detta barra, si leggermente più grande di quanto ritenuto finora e permesso di misurare con precisione la velocità di formazione di nuove stelle, un dato che rappresenta il 'polso' della Galassia. La mappa servirà anche come riferimento per il grande telescopio spaziale James Webb, realizzato dalla collaborazione tra Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), destinato a diventare il successore del celebre telescopio spaziale Hubble.
www.ansa.it/scienza
Nenhum comentário:
Postar um comentário