terça-feira, 3 de janeiro de 2017

Le prime stelle cadenti del 2017

Le Quadrantidi, le prime stelle cadenti dell'anno (fonte: L1mey, Flickr)Le Quadrantidi, le prime stelle cadenti dell'anno (fonte: L1mey, Flickr)
E' giunta l'ora di tirare fuori dal cassetto i sogni per questo 2017, perché sono arrivate le prime stelle cadenti dell'anno, le Quadrantidi. Meglio prepararsi una lista breve dei desideri, però, perché nella notte tra 3 e 4 gennaio saranno poche le scie luminose che solcheranno i cieli italiani: lo spettacolo, dopo aver raggiunto il clou alle 15,00 (ora italiana) di martedì, è in fase calante e probabilmente funestato dal meteo capriccioso, con nebbie sul Nord Italia e nuvole minacciose al Centro-Sud.

''La pioggia delle Quadrantidi è tra le tre più abbondanti di tutto l'anno, insieme alle Perseidi di agosto e alle Geminidi di dicembre: pochi però la conoscono - spiega l'astronomo Stefano Giovanardi, del Planetario di Roma - sia perché lo sciame è più rapido e meno appariscente, sia perché avviene nelle notti più fredde dell'anno, quindi meno propizie alle osservazioni all'aria aperta''.

A generare lo sciame di gennaio sono i detriti del piccolo asteroide 2003EH1, che entrando nell'atmosfera terrestre si incendiano tracciando una scia luminosa. Il nome Quadrantidi si deve al fatto che il loro tuffo di luce parte da un punto del cielo dove un tempo si identificava la costellazione del Quadrante Murale: cancellata dai cataloghi astronomici negli anni Trenta, ha lasciato alcune delle sue stelle 'in eredità' alla costellazione di Boote, da cui oggi le meteore prendono il nome di Bootidi.

Per riuscire a individuarle quest'anno servirà un po' di fortuna. Lo sciame meteorico ha già dato il meglio sui cieli che ricoprono gli Stati Uniti e il Pacifico (quando in Italia era pieno pomeriggio) raggiungendo la frequenza di quasi 120 meteore l'ora nel picco massimo. Quando lo sciame sarà visibile sul nostro Paese, invece, sarà già in fase calante, con poche decine di stelle cadenti all'ora. Individuarne una per esprimere il primo desiderio del nuovo anno non sarà facilissimo, ammette lo stesso Giovanardi, ma per chi volesse tentare ''il consiglio è quello di guardare verso Nord-Est dopo la mezzanotte, appena sotto il Grande Carro: l'occhio nudo rimane lo strumento migliore per farlo, perché permette di osservare la fetta di cielo più ampia possibile, cogliendo al meglio le imprevedibili apparizioni delle meteore''.

Anche la Luna in fase crescente non arrecherà troppo disturbo se non nelle primissime ore della sera, ''al contrario invece dell'inquinamento luminoso – sottolinea Giovanardi – che sulle nostre città renderà quasi del tutto vana la caccia alle meteore''. Meglio allora allontanarsi dai centri urbani alla ricerca di cieli più bui, magari ''con l'aiuto di qualche associazione locale di astrofili come quelle che si possono trovare sul sito della rete degli astrofili'', osserva Paolo Volpini, dell'Unione astrofili italiani (Uai). A fare da antipasto nelle prime ore della sera, sottolinea l'esperto, ''ci sarà anche uno splendido allineamento tra la Luna, Marte e Venere nella costellazione dell'Acquario'': uno spettacolo più facilmente osservabile e che sicuramente soddisferà anche i palati più sofisticati.


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