ANSA.it - Sono state riprodotte sulla Terra le collisioni cosmiche che creano l'antimateria, teatro dell'esperimento è stato il più grande acceleratore di particelle al mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern. I primi risultati dell'esperimento ideato da ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) sono stati presentati alla conferenza Rencontres de Moriond 2017, a La Thuile (Aosta), aiuteranno a capire meglio la natura dell'antimateria e della materia oscura.
L'esperimento chiamato Smog ha fatto scontrare un fascio di particelle cariche spinte ad altissima velocità all'interno dell'acceleratore con una 'nuvoletta' di atomi di elio. Il meccanismo ha simulato un fenomeno che avviene solitamente nello spazio e che è al centro di due importanti esperimenti scientifici, Pamela, installato a bordo di un satellite, e Ams-02, che si trova agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale e che indaga la natura della misteriosa materia oscura.
L'idea di Smog nasce da un gruppo di fisici, sia teorici che sperimentali, attivi su progetti di fisica astroparticellare presso le sezioni Infn di Catania, Firenze e Torino, ed è stato proposto alla collaborazione Lhcb. "La misura realizzata - ha detto Oscar Adriani, direttore della Sezione Infn di Firenze - contribuirà a ridurre le incertezze presenti sulla stima degli antiprotoni secondari nei raggi cosmici, dando quindi la possibilità di una interpretazione più chiara delle difficili misure sugli antiprotoni effettuate da Pamela e Ams-02, ed è una chiara dimostrazione dell'importanza della multidisciplinarietà in ambito scientifico".
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