Le più
spettacolari valanghe del Sistema Solare scivolano dai fianchi di
montagne alte 20 chilometri, due volte e mezzo l'Everest, sulla luna
ghiacciata di Saturno, Giapeto. Le caratteristiche di queste valanghe
sono descritte sulla rivista Nature Geoscience da un gruppo di
ricercatori coordinati da Kelsi Singer, della Washington University a
Saint Louis. Le frane sono straordinariamente mobili e sembrano
rovesciarsi come un fluido piuttosto che rotolare come rocce e a volte
addirittura scivolano sulle pianure e impennano in salita. Le valanghe
sono state osservate dalla sonda Cassini, frutto della missione in
collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia
Spaziale Italiana (Asi), che ha sorvolato la luna fra il 2004 e il 2007.
Grazie alle immagini di Cassini i ricercatori hanno misurato le
dimensioni delle valanghe, che si estendono anche per 80 chilometri di
lunghezza. Capire la causa delle valanghe su Giapeto, sottolineano i
ricercatori, potrebbe aiutare nella comprensione delle frane
insolitamente lunghe sulla Terra che sono pericoli naturali
potenzialmente distruttivi. Secondo i ricercatori le frane di ghiaccio
su Giapeto viaggiano più lontano di quanto previsto in condizioni
normali di attrito. Secondo gli esperti sono molto più grandi di quello
che dovrebbero essere e straordinariamente mobili e sono generate da
meccanismi complessi. Una spiegazione di questi fenomeni potrebbe essere
nel fatto che lo scorrimento del materiale riscalda la superficie
sottostante ghiacciata, rendendo il terreno temporaneamente scivoloso e
consentendo alla frana di percorrere una distanza insolitamente lunga
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