La densa atmosfera
della più grande luna di Saturno, Titano, si rivela molto dinamica: le
sue dimensioni variano infatti con il cambio di stagioni. Lo ha scoperto
il gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'Università
britannica di Bristol, il cui lavoro è stato pubblicato sulla rivista
Nature.
Grazie ai dati inviati a Terra della missione Cassini, nata dalla collaborazione fra nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), i ricercatori hanno osservato le 'pulsazioni' della luna di Saturno.
L'atmosfera di Titano è molto più spessa e dinamica di quanto ritenuto finora: è ciò che emerge dalle nuove informazioni raccolte dalla sonda Cassini tra il 2009 e il 2011. Nell'agosto del 2009 la luna di Saturno è 'entrata' in una nuova stagione (il periodo di rotazione di Saturno attorno al Sole dura circa 30 anni) e ha fatto registrare un vasto movimento dell'atmosfera nelle regioni del polo Sud, dov'era iniziata l'estate.
In quest'arco di tempo è stato possibile così comprendere una parte delle complesse dinamiche che governano i vari strati di atmosfera di Titano. Secondo lo studio, il motore dei grandi volumi di gas sarebbe generato dal calore solare durante il periodo estivo e questo riscaldamento verrebbe controbilanciato con il raffreddamento degli strati più alti dell'atmosfera dell'emisfero che si trova in inverno.
Le differenze di calore producono così un ampio movimento dell'atmosfera che tende a 'gonfiarsi' e spostarsi verso la parte più fredda rimescolando cosi' le molecole complesse che si trovano negli strati più alti. I dati hanno inoltre permesso di misurare l'altezza dello strato piu' denso di atmosfera che arriva nel periodo estivo fino a 600 chilometri, circa 100 in piu' rispetto a quanto ritenuto finora.
Grazie ai dati inviati a Terra della missione Cassini, nata dalla collaborazione fra nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), i ricercatori hanno osservato le 'pulsazioni' della luna di Saturno.
L'atmosfera di Titano è molto più spessa e dinamica di quanto ritenuto finora: è ciò che emerge dalle nuove informazioni raccolte dalla sonda Cassini tra il 2009 e il 2011. Nell'agosto del 2009 la luna di Saturno è 'entrata' in una nuova stagione (il periodo di rotazione di Saturno attorno al Sole dura circa 30 anni) e ha fatto registrare un vasto movimento dell'atmosfera nelle regioni del polo Sud, dov'era iniziata l'estate.
In quest'arco di tempo è stato possibile così comprendere una parte delle complesse dinamiche che governano i vari strati di atmosfera di Titano. Secondo lo studio, il motore dei grandi volumi di gas sarebbe generato dal calore solare durante il periodo estivo e questo riscaldamento verrebbe controbilanciato con il raffreddamento degli strati più alti dell'atmosfera dell'emisfero che si trova in inverno.
Le differenze di calore producono così un ampio movimento dell'atmosfera che tende a 'gonfiarsi' e spostarsi verso la parte più fredda rimescolando cosi' le molecole complesse che si trovano negli strati più alti. I dati hanno inoltre permesso di misurare l'altezza dello strato piu' denso di atmosfera che arriva nel periodo estivo fino a 600 chilometri, circa 100 in piu' rispetto a quanto ritenuto finora.
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