L'Esa punta sui satelliti per telecomunicazioni a propulsione elettrica (fonte: ESA)
E' previsto per la
fine del 2018 il lancio del primo satellite europeo per
telecomunicazione a propulsione elettrica solare. La nuova tecnologia
porterà ad un risparmio di peso al lancio di oltre il 40%. L’accordo per
il progetto Electra è stato firmato tra l’Agenzia Spaziale Europea
(Esa) e la società lussemburghese Ses operante nel settore dei servizi
satellitari.
Electra è il primo progetto dell’Esa, istituito nell'ambito del programma Artes-33, che supporta le innovazioni orientate al mercato da parte dell'industria. L’accordo serve a definire, sviluppare e validare nello spazio un sistema di propulsione elettrica per satelliti geostazionari per telecomunicazioni con una massa di circa 3 tonnellate.
L’uso della propulsione elettrica permette ai satelliti di avere carichi due volte più grandi e utilizzare vettori di lancio più piccoli. Nell’accordo Electra al fianco di Ses c’è anche la società tedesca costruttrice di satelliti Ohb Systems che mira ad estendere le proprie commesse per piattaforme satellitari per telecomunicazioni inserendo la versione elettrica.
Per il direttore generale dell'Esa, Jean Jacques Dordain, “Electra rappresenta tre accordi in uno'': tra Ses e Ohb per sviluppare la migliore soluzione che Ses adotterà anche per altri satelliti, tra Ses e Esa per offrire la migliore validazione in orbita di una nuova tecnologia e tra Esa e l’Agenzia Spaziale Tedesca Dlr per capitalizzare gli investimenti precedenti. ''Questi tre accordi - ha aggiunge - sono il modo migliore per ottimizzare l'utilizzo dei fondi pubblici e privati per aumentare la competitività del settore spaziale europeo''.
Electra è il primo progetto dell’Esa, istituito nell'ambito del programma Artes-33, che supporta le innovazioni orientate al mercato da parte dell'industria. L’accordo serve a definire, sviluppare e validare nello spazio un sistema di propulsione elettrica per satelliti geostazionari per telecomunicazioni con una massa di circa 3 tonnellate.
L’uso della propulsione elettrica permette ai satelliti di avere carichi due volte più grandi e utilizzare vettori di lancio più piccoli. Nell’accordo Electra al fianco di Ses c’è anche la società tedesca costruttrice di satelliti Ohb Systems che mira ad estendere le proprie commesse per piattaforme satellitari per telecomunicazioni inserendo la versione elettrica.
Per il direttore generale dell'Esa, Jean Jacques Dordain, “Electra rappresenta tre accordi in uno'': tra Ses e Ohb per sviluppare la migliore soluzione che Ses adotterà anche per altri satelliti, tra Ses e Esa per offrire la migliore validazione in orbita di una nuova tecnologia e tra Esa e l’Agenzia Spaziale Tedesca Dlr per capitalizzare gli investimenti precedenti. ''Questi tre accordi - ha aggiunge - sono il modo migliore per ottimizzare l'utilizzo dei fondi pubblici e privati per aumentare la competitività del settore spaziale europeo''.
www.ansa.it/scienza
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