Sono quelli di Cassiopea A
Il 'cinema delle
stelle' dà un nuovo spettacolo in 3D: la protagonista è la supernova
Cassiopea A, o meglio quello che resta della sua antica esplosione. I
resti di questa supernova sono stati riprodotti per la prima volta in
tre dimensioni grazie ai dati raccolti dall'osservatorio a raggi X
Chandra e dal telescopio Spitzer, entrambi della Nasa, nell'ambito di un
nuovo progetto dello Smithsonian Institution di Washington. L'obiettivo
del museo è digitalizzare in questa nuova veste sia le missioni
scientifiche che gli oggetti al centro delle sue collezioni.
Quella di Cassiopea A è una 'prima' assoluta: finora nessun resto di supernova era mai stato modellato in 3D. Per creare questa visualizzazione è stato utilizzato un particolare software che ha fatto da 'ponte' tra due campi normalmente molto distanti: quello dell'astrofisica e quello dell'imaging utilizzato nell'ambito medico.
Questo evento spettacolare è stato annunciato da una 'locandina' in cui Cassiopea A è ritratta da Chandra. Per l'occasione, i dati raccolti dall'osservatorio della Nasa sono stati rielaborati in una nuova versione che mostra con maggiore nitidezza i resti della supernova in diverse lunghezze d'onda: i raggi X dotati di minore energia sono visibili in rosso, quelli con un'energia intermedia sono in verde, mentre quelli più potenti sono in blu.
Quella di Cassiopea A è una 'prima' assoluta: finora nessun resto di supernova era mai stato modellato in 3D. Per creare questa visualizzazione è stato utilizzato un particolare software che ha fatto da 'ponte' tra due campi normalmente molto distanti: quello dell'astrofisica e quello dell'imaging utilizzato nell'ambito medico.
Questo evento spettacolare è stato annunciato da una 'locandina' in cui Cassiopea A è ritratta da Chandra. Per l'occasione, i dati raccolti dall'osservatorio della Nasa sono stati rielaborati in una nuova versione che mostra con maggiore nitidezza i resti della supernova in diverse lunghezze d'onda: i raggi X dotati di minore energia sono visibili in rosso, quelli con un'energia intermedia sono in verde, mentre quelli più potenti sono in blu.
Questo ritratto a colori aiuterà gli astrofisici a ricostruire in
dettaglio alcuni aspetti della supernova, come le dimensioni della
stella, la sua composizione chimica e il meccanismo dell'esplosione.
www.ansa.it
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