segunda-feira, 19 de julho de 2010

Svelate le prime mappe del cosmo

Straordinarie immagini dal più grande telescopio spaziale mai costruito

A sinistra, l'immagine di una galassia a spirale nell'ottico (sopra) e nell'infrarosso (sotto). A destra, il confronto ottico e infrarosso in una galassia ellittica (Da Inaf).

MILANO - Galassie antichissime, lontane 10 miliardi di anni che appaiono come gocce luminose nel buio del cosmo, il primo ritratto di una culla di stelle a soli 1.000 anni luce dalla Terra, molecole di acqua e altri composti tutti indizi dell'esistenza di pianeti nella nebulosa di Orione: sono i primi risultati scientifici del più grande telescopio spaziale mai costruito, il satellite Herschel dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).

ORIONE E I NUOVI PIANETI IN FORMAZIONE - A queste scoperte la rivista Astronomy and Astrophysics dedica una sezione speciale di 152 articoli, molti dei quali firmati anche da ricercatori italiani, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e di molte università fra cui Padova, Bologna, Milano Bicocca. Le galassie visibili nelle immagini di Herschel come dense gocce luminose sono distanti da tre a dieci miliardi di anni e sono nate quando la formazione delle stelle era molto più diffusa di oggi nell'Universo. L'incubatrice di stelle invece è vicinissima, soli 1.000 anni luce nella costellazione dell'Aquila. È così ricca di polveri che finora nessun'altro telescopio a infrarossi era riuscito a osservarla. Si distinguono 700 grumi di polveri e gas: sono embrioni di stelle, 100 dei quali già alle fasi finali della loro formazione. Il satellite ha fotografato anche la nebulosa di Orione e qui ha identificato molecole di acqua, monossido di carbonio, formaldeide, metanolo, cianuro di idrogeno, ossido di zolfo: indizi di stelle e pianeti in formazione. Con il contributo dei ricercatori italiani è stato anche risolto il mistero della polvere mancante nelle galassie dell'ammasso della Vergine. In alcune zone del gigantesco ammasso della Vergine, composto da almeno 2.500 galassie distante da noi 55 milioni di anni luce, la polvere che permea lo spazio tra le stelle, l'ingrediente fondamentale per la formazione di nuovi astri, è molto carente.

PERCHE NASCONO POCHE STELLE - Un fenomeno drammaticamente evidente soprattutto nelle galassie ellittiche, già note per avere un bassissimo tasso di formazione di nuove stelle. Gli scienziati hanno dimostrato che la polvere viene sì prodotta continuamente nelle galassie ellittiche, ma non riesce a sopravvivere per più di 50 milioni di anni a causa degli urti fra i granelli di polvere e il gas caldo che permea queste galassie che disintegrerebbero nel tempo le particelle fino a farle sparire completamente. «Il telescopio Herschel sta eseguendo perfettamente i suoi compiti - ha osservato Barbara Negri, responsabile dell'Agenzia Spaziale Italiana per l'esplorazione e osservazione dell'Universo - e gli studi sulla polvere che permea lo spazio tra le stelle forniranno una prova fondamentale nella comprensione dei meccanismi di formazione di nuove stelle». (Fonte Ansa)

http://www.corriere.it/

El eclipse de sol en Tarija

eclipse solar na Ilha de Páscoa (Foto: Martin Bernetti/AFP)

El eclipse de sol en Tarija 
 Crónicas de un domingo especial

 Pavel Balderas Espinoza

En la ciudad de Tarija que se encuentra a los 21º latitud sur, pudimos espectar el Eclipse de Sol del domingo 11 de julio como parcial, el anunciado acontecimiento divulgado por el Observatorio Astronómico Nacional tuvo inusitado interés en la población. Un domingo de invierno a pleno Sol característica de la campiña tarijeña en esta época, fue el preámbulo para el disfrute de este regalo de la naturaleza. A las 16 hrs. 30 min. hora de inicio del evento, comenzaron a llegar los primeros visitantes hasta el Observatorio, filtros (Bader) preparados para la ocasión fueron distribuidos entre los asistentes, también los telescopios reflectores rusos Mitsar de 12 cm. con pantalla de proyección y el AZT de 25 cm. con el mismo método sirvieron para que el público pueda apreciar el Eclipse parcial de Sol, el director y el personal técnico en pleno estuvieron a disposición de la gente para explicar el fenómeno astronómico, a la par de realizar el registro fotográfico del acontecimiento que concluyó a la 17 hrs. 36 min.

Luego de presenciar el Eclipse, los asistentes tuvieron una función especial de Planetario, donde a sala llena, se mostró una recreación del Eclipse de Sol de la jornada, así como el transcurrir de la noche del domingo 11 de julio al amanecer del lunes 12, mostrando constelaciones e imágenes telescópicas de planetas y objetos de cielo profundo. Luego de la función, aprovechamos el cielo despejado ya entrada la noche, para mostrar las principales constelaciones vistas en el Planetario. Un domingo diferente en el que compartimos el interés de muchas personas por los fenómenos que nos regala la naturaleza. Los medios de comunicación escritos, radiales y televisivos locales difundieron el acontecimiento con sendos reportajes que nos acercaron a la población ávida de experiencias diferentes como las vividas la fecha del Eclipse parcial de Sol.

Todas las actividades públicas preparadas por el Observatorio Astronómico Nacional, tienen el respaldo de la Gobernación del Departamento de Tarija, la Universidad Autónoma “Juan Misael Saracho” y la embajada del Japón.

Nuevo emprendimiento
El mismo día arribaron a Tarija, tres especialistas de los Observatorios de Moscú y de Pulkovo gracias a un convenio con la Academia de Ciencias de Rusia, personal que junto al director y técnicos del Observatorio Astronómico Nacional de Tarija se encargan del montaje, automatización y puesta en funcionamiento del nuevo telescopio reflector de 60 cm. Zeiss 600 II y la mejora de otros equipos. Pero esa es otra agradable historia que la difundiremos más adelante.

Observatorio Astronómico Nacional
Tarija-Bolivia

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