sexta-feira, 4 de setembro de 2015

Saturno ha un anello diverso

Uno degli anelli di Saturno è più denso e giovane degli altri (fonte: NASA)Uno degli anelli di Saturno è più denso e giovane degli altri (fonte: NASA)

Uno degli anelli di Saturno è diverso dagli altri. Immagini e dati indicano che è molto più denso e giovane. Sono stati raccolti dagli strumenti della sonda Cassini, la missione congiunta di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi) che dal 2009 orbita attorno al pianeta.

I dati, pubblicati sulla rivista Icarus dal gruppo del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) guidato da Ryuji Morishima, indicano che al centro del settore A, il più esterno della fascia di anelli, la temperatura è più alta del previsto.

Per comprendere le ragioni di questo fenomeno singolare i ricercatori hanno analizzato le variazioni della temperatura negli anelli con l'alternarsi delle stagioni. Si sono accorti così che l'anello A è composto di frammenti di ghiaccio delle dimensioni di circa un metro, anzichè di regolite, la roccia che è invece molto comune negli altri anelli. ''Un fenomeno inatteso'', ha rilevato Morishima. 

La prima ipotesi sulla sua formazione potrebbe essere la distruzione di una luna, probabilmente a causa di un gigantesco impatto avvenuto nelle utlime centinaia di milioni di anni. Un tempo relativamente recente sulla scala planetaria e che non avrebbe permesso ai detriti di distribuirsi in modo uniforme.

Una seconda ipotesi vedrebbe invece all'origine dei frammenti dell'anello un 'grappolo' di piccole lune, trascinate dal fiume di ghiaccio degli anelli e poi disperse e frantumate nella corrente. Secondo Linda Spilker, del Jpl, ''è un risultato affascinante perchè indica che la parte centrale dell'anello A potrebbe essere più giovane rispetto agli altri anelli''. Alcuni di essi, ha aggiunto, ''potrebbero essere più antichi dello stesso Saturno''.

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Stella variabile scoperta da una studentessa




E' stata una studentessa dell'Università di Siena a scoprire una nuova stella variabile, anzi due: la stella GSC 5765-1271 si è rivelata infatti un sistema formato da due stelle che orbitano velocemente una attorno all'altra con un periodo di 9 ore e 11 minuti.

A scoprirla è stata Sara Marullo, laureanda del corso in fisica e tecnologie avanzate dell'Università di Siena.La studentessa, che sta svolgendo il suo tirocinio formativo presso l'osservatorio astronomico del dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell'Ambiente, la notte del 19 agosto scorso ha condotto, da casa sua in provincia di Grosseto, una sessione di osservazione su un asteroide. 

L'analisi delle immagini che ha catturato durante quella notte ha mostrato la variazione di luminosità di una stella nel campo inquadrato dal telescopio mentre inseguiva l'asteoride: si trattava di una stella ancora sconosciuta come variabile. Lo studio successivo ha permesso di determinare il tipo e il periodo di variabilità.

Lo studio è stato condotto in collaborazione con Riccardo Papini e Fabio Salvaggio, della sezione Stelle Variabili dell'Unione astrofili italiani. La nuova variabile è stata censita nel VSX (International Variable Star Index), il database dedicato a questi oggetti, dove adesso compare con la nuova sigla 000-BLR-996, con Sara Marullo citata tra gli scopritori.


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