quinta-feira, 26 de julho de 2012

Fotógrafo capta estrelas da Via Láctea sobre os Alpes Suíços

Imagem foi feita do topo do monte Stanserhorn, a quase 2 km de altitude.
Do local, também é possível ver a França e a Floresta Negra alemã.

Do G1, em São Paulo

Um fotógrafo registrou a imagem de estrelas da Via Láctea sobre os Alpes Suíços, a quase 2 km de altitude. Do topo do monte Stanserhorn, próximo à cidade de Lucerna, também é possível ver a França e a Floresta Negra alemã.

O suíço Alessandro Della Bella captou a foto nesta quinta-feira (26). Para chegar até o lugar, havia um funicular construído em 1893, que recentemente foi substituído por um teleférico aberto no topo chamado Cabrio, o primeiro do mundo desse tipo.


Estrelas Via Láctea (Foto: Daily Mail/Reprodução)Estrelas da Via Láctea são flagradas do topo de um monte nos Alpes Suíços 
(Foto: Daily Mail/Reprodução)
 
O ascensor feito de vidro na parte inferior tem a capacidade de transportar por vez até 60 passageiros – metade consegue ir em cima, na área descoberta.

Il sosia del Sistema Solare

Rappresentazione grafica dei pianeti che ruotano attorno alla stella Kepler-30, in una configurazione simile a quella del Sistema Solare (fonte: Cristina Sanchis Ojeda)  
Rappresentazione grafica dei pianeti che ruotano attorno alla stella Kepler-30, in una configurazione simile a quella del Sistema Solare (fonte: Cristina Sanchis Ojeda)
 
E' stato scoperto un sosia del Sistema Solare, i cui pianeti ruotano intorno alla loro stella con una configurazione simile a quella del nostro sistema planetario. Descritti sulla rivista Nature, i pianeti orbitano intorno alla stella chiamata Kepler-30 simile al Sole. La scoperta si deve a un gruppo di ricerca statunitense coordinato da Roberto Sanchis-Ojeda, del Massachusetts Institute of Technology (Mit) ed è stata possibile grazie al telescopio spaziale Kepler della Nasa, che ha scoperto i tre mondi extrasolari mentre transitavano davanti alla loro stella. E' la prima volta che viene scoperto un sistema planetario di questo tipo e il risultato potrà aiutare a far luce sulle condizioni che determinano l'architettura di un sistema planetario. I pianeti sono stati chiamati Kepler-30b, Kepler-30c, Kepler-30d e sono tutti più grandi della Terra: hanno un raggio superiore di circa 4 volte, 13 e 10 volte quello del nostro pianeta. Come accade nel Sistema Solare, i pianeti hanno un'orbita allineata all'equatore solare, presumibilmente, spiegano gli esperti, per la loro formazione da un unico disco gassoso. In molti sistemi extrasolari, invece, i pianeti non hanno questa disposizione e presentano orbite non allineate con l'equatore stellare probabilmente a causa di caotiche interazioni dei pianeti durante la loro formazione o a causa di influenze dovute a stelle vicine. Un esempio per tutti sono i cosiddetti 'Giove caldi', pianeti giganti che orbitano vicino alle loro stelle, spesso disallineati con l'equatore stellare e alcuni con orbite retrograde, ossia che ruotano in senso opposto alla loro stella. Il fatto che alcune orbite planetarie possono essere perfettamente allineate con il piano dell'equatore della loro stella, mentre altre sono allineate 'selvaggiamente' dimostra, secondo gli autori della ricerca, che abbiamo ancora molto da imparare circa la formazione e l'evoluzione delle orbite dei pianeti.

www.ansa.it

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