quarta-feira, 25 de fevereiro de 2015

Una cometa misteriosa sopravvive 'sfiorando' il Sole





Una cometa 'misteriosa' si è avvicinata al Sole senza disintegrarsi ed è diventata un rompicapo per gli astronomi. Non appartiene infatti a nessuna delle comete suicide finora note, che finiscono la loro esistenza tuffandosi nella nostra stella. Invece la cometa è riemersa intatta dal pericoloso avvicinamento, come mostrano le immagini dell'osservatorio solare Soho, della Nasa. Centinaia di telescopi sulla Terra stanno adesso aspettando che sia di nuovo visibile, al di là del bagliore del Sole.
Foto NASA/SOHO

Chiamata Soho-2875, la cometa si è avvicinata al Sole il 19 febbraio scorso: a prima vista sembrava essere un piccolo oggetto, destinato a disintegrarsi nel calore solare, come la maggior parte delle comete scoperte da Soho. Appartenenti alla cosiddetta famiglia Kreutz, questi oggetti sono frammenti di una cometa gigante.

''L'orbita della cometa sopravvissuta al Sole mostra che l'oggetto non appartiene a questa famiglia'' spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e coordinatore scientifico del Planetario di Roma. Comete che non fanno parte di questa famiglia non sono troppo insolite e passano vicinissime al Sole un paio di volte l'anno. A renderla particolare è il fatto che la vicinanza al Sole avrebbe dovuto distruggerla ma invece il nucleo ha resistito e ora la cometa appare con la sua coda luminosa nelle immagini di Soho. 

Alcuni esperti, rileva Masi, ''ritengono che la cometa possa essere visibile dalla Terra fra un paio di settimane ma abbiamo ancora pochi elementi per fare previsioni di questo tipo''. Secondo l'astrofisico ''la probabilità che la cometa si possa vedere da Terra con telescopi è verosimile ma ancora non si può dire quando e neanche quanto sarà brillante''.



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Nasce il Planetario europeo 2.0

Rappresentazione artistica del Planetario dell'Eso (fonte: Architekten Bernhardt + Partner www.bp-da.de)



Avrà la forma di un sistema di stelle binarie, sarà alimentato ad energie rinnovabili, e oltre ad svolgere un ruolo educativo, produrrà materiale scientifico e sarà visitabile gratuitamente: e' l'Eso Supernova Planetarium, i cui lavori di costruzione sono iniziati il 25 febbraio, con una cerimonia a Garching, vicino Monaco di Baviera, quartier generale dell'Eso (European Southern Observatory).

Il nuovo centro, che apre la strada a un nuovo modello di planetario 2.0, dovrebbe essere terminato e aperto al pubblico nel 2017 e sarà il più grande planetario digitale inclinato di Austria, Germania e Svizzera. E' il frutto della collaborazione dell'Heidelberg Institute for Theoretical Studies e l'Eso, è stato progettato dagli architetti Bernhardt e Partner ed è interamente finanziato dalla fondazione Klaus Tschira Stiftung. 

L'edificio, oltre ad avere un planetario con una cupola piena di 14 metri di diametro e un'inclinazione di 23 gradi, e più di 2.000 metri di quadrati dedicati a mostre permanenti e temporanee, ospiterà conferenze, workshop e lezioni anche per insegnanti e scuole. Tutti i contenuti saranno in inglese e tedesco.

''Ci sono diversi elementi che rendono questo planetario unico - spiega Fabian Reckmann, responsabile Eso della costruzione - Il più importante è che sarà a stretto contatto con una delle organizzazioni più importanti nella ricerca astronomica, l'Eso, e quindi sempre all'avanguardia nelle ultime scoperte scientifiche e tecnologie più avanzate.

Ciò consentirà adi offrire contenuti sempre aggiornati e accurati''. Inoltre sarà gratuito e realizzerà dei materiali suoi che saranno disponibili, sempre gratuitamente, anche per gli altri planetari di tutto il mondo. Non sarà quindi solo un distributore di contenuti, ma anche produttore. 

Tra i progetti in sviluppo, aggiunge Lars Linberg, responsabile di mostre e contenuti, ''c'è un calendiario astronomico, un programma educativo speciale per selezionare e spiegare i principali concetti di astronomia agli studenti, e l'idea di pubblicare le ultime notizie e eventi direttamente nei planetari di tutto il mondo''.


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Eclipse parcial do Sol pode reduzir geração de energia solar na Europa

Da France Presse

Fenômeno está previsto para acontecer em 20 de março.
35 mil megawatts de energia solar vão sumir do sistema elétrico europeu


Eclipse parcial do Sol visto em Brigham City, Utah, Estados Unidos, em outubro de 2014 (Foto: Eli Lucero/AP)


O eclipse parcial do Sol que deve acontecer em 20 de março colocará a prova o sistema elétrico europeu ao reduzir consideravelmente a produção fotovoltaica - alerta um estudo publicado nesta segunda-feira (23) pelo setor.
"Em 20 de março, num céu claro, cerca de 35.000 megawatts de energia solar, o equivalente a 80 unidades de produção de tamanho médio, vão desaparecer progressivamente do sistema elétrico europeu antes de se recuperarem progressivamente", advertiu a pesquisa realizada pela rede de gestores de redes de transporte elétrico e de gás (Entsoe).
Os autores não "descartam completamente o risco de algum incidente", e lembram que países como Alemanha ou Itália dispõem de um número importante de unidades solares. "Será uma prova sem precedentes", garantiram.
Segundo a investigação, a coordenação entre os diferentes gestores de redes será "crucial" neste dia.
Outras fontes de produção elétrica, como a nuclear ou o carbono, poderiam ter que ser reforçadas para compensar a queda de energia fotovoltaica e garantir o fornecimento elétrico europeu.
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Vauban (Foto: Eduardo Carvalho/Globo Natureza)Placa solar instalada em casa da cidade de Freiburg, na Alemanha (Foto: Eduardo Carvalho/Globo Natureza)
www.g1.globo.com

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