segunda-feira, 19 de maio de 2014

Telescópio Hubble flagra efeitos da interação entre duas galáxias

Galáxias tiveram seu formato alterado por interação.
NGC 4485 e NGC 4490 já estão se distanciando uma da outra.

Do G1, em São Paulo
Galáxias Nasa (Foto: Nasa/AFP)Imagem mostra a galáxia NGC 4485, deformada pela interação com a galáxia NGC 4490; esta última não aparece no enquadramento, mas fica no canto direito inferior à imagem (Foto: Nasa/AFP)
O telescópio espacial Hubble flagrou os efeitos da interação entre duas galáxias da constelação Canes Venatici (ou Cães de Caça). A imagem, divulgada pela Nasa, ressalta o formato irregular da galáxia NGC 4485, que no passado já apresentou formato espiral.
De acordo com a Nasa, a interação entre o par de galáxias, que recebeu o nome de Arp 269, é um fenômeno interessante de ser observado para a melhor compreensão das colisões galácticas.A deformação se deu porque parte da galáxia tem sido arrastada em direção a uma segunda galáxia, chamada NGC 4490.
Segundo a agência espacial americana, as duas galáxias já chegaram à menor distância possível uma da outra e agora estão se separando. As estrelas brilhantes no canto inferior direito da imagem e os aglomerados de cor laranja são tudo o que conecta o par de galáxias atualmente.
Muitas dessas estrelas só existem graças ao "romance passageiro" entre as duas galáxias, de acordo com a agência espacial. Isso porque, quando galáxias interagem, hidrogênio é compartilhado entre elas, levando a intensas explosões de formação de estrelas.

In mostra in Italia i meteoriti più famosi nel mondo

Si apre 'Meteoritica', la mostra sui meteoriti più famosi del mondo (fonte: Museo di Scienze Plnetarie, Prato)
Un frammento del celebre metorite caduto nel 2013 a Chelyabinsk, il suggestivo meteorite Allende che ha mobilitato gli esperti a caccia dell'origine della vita e ancora il Canyon Diablo, responsabile della formazione del Meteor Crater in Arizona: sono fra i meteoriti più famosi del mondo, esposti a Prato fino al 2 giugno nella mostra ''Meteoritica''. Sono in tutto una sessantina esemplari, raccolti per la prima volta tutti insieme grazie a Museo di Scienze Planetarie della Provincia di Prato, Museo di Mineralogia dell’Università La Sapienza e Museo Civico di Storia Naturale di Milano..

"E' la prima volta che i campioni piu' importanti delle tre maggiori collezioni italiane vengono riuniti per una mostra", spiega Marco Morelli, direttore del Museo di Scienze Planetarie di Prato, che è capofila del progetto. Alla realizzazione della mostra hanno partecipato anche i ragazzi di alcune scuole di Prato, Roma e Milano, diventati per l'occasione divulgatori scientifici.

E' esposto anche un frammento del meteorite caduto nel 1883 in Italia, ad Alfianello (Brescia), accompagnato da una spaventosa detonazione che fece tremare i vetri delle case nel raggio di due chilometri. E' caduto in Italia anche il meteorite di Barbianello (Pavia), trovato probabilmente durante l'aratira di un campo e riconosciuto come tale solo quando una bambina, nel 1961, lo portò a scuola. Fu uno dei suoi insegnanti a dimostrare che si trattava di un meteorite.
Uno dei frammenti più antichi in mostra appartiene al meteorite Ensisheim, caduta nel 1492 in Alaska. Il meteorite dell'Aigle suggerisce ancora il ricordo della sua spettacolare caduta, avvenuta nel 1803 e accompagnata da una pioggia di più di tremila frammenti. E ancora, il meteorite marziano di Chassigny racconta la composizione dell'atmosfera del pianeta rosso



www.ansa.it/scienza

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