Rappresentazione artistica del
sistema binario con la stella in rapida rotazione e il buco nero
compagno (fonte: Gabriel Pérez - SMM IAC)
Scoperta una
'strana coppia' celeste formata da una stella, che ruota vorticosamente
su se stessa come una trottola, ed un buco nero 'muto', che non emette
cioè raggi X. Questo compagno 'silenzioso' è più piccolo rispetto alla
stella e le gira intorno.
Il bizzarro sistema binario, il primo del genere mai osservato, è
descritto sulla rivista Nature da un gruppo di astronomi spagnoli
guidato da Jorge Casares, dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie
(Iac) e dell'Università La Laguna, che lo ha scoperto grazie ai
telescopi Liverpool e Mercator, dell'osservatorio delle isole Canarie.
La ricerca ha preso il via da alcuni indizi raccolti dal satellite
italiano Agile (Astrorivelatore Gamma a Immagini Leggero), che nel 2010
identificò un'intensa e sporadica emissione di raggi gamma.
La componente principale della 'strana coppia', distante 8.500 anni
luce dalla Terra, è una stella piuttosto calda e massiccia, tra 10 e le
16 volte più massiccia del Sole, che ruota ad un ritmo elevatissimo: la
velocità di rotazione all'equatore supera il milione di chilometri
all'ora. Questa 'trottola' celeste non riesce a trattenere gli strati
gassosi più esterni di cui è composta, che così si staccano e vanno ad
alimentare un disco intorno al suo equatore.
''Conosciamo già un'ottantina di sistemi binari contenenti una stella
di questo tipo e una stella di neutroni, ma questo è il primo in cui
l'oggetto compatto è confermato essere un buco nero'', commenta Tomaso
Belloni. dell'Osservatorio di Brera dell'Istituto Nazionale di
Astrofisica (Inaf). ''La sua bassissima emissione in raggi X - aggiunge -
indica che la penuria di oggetti di questo tipo è un effetto
osservativo. Se Agile non avesse osservato un evento in raggi gamma, il
sistema non sarebbe stato studiato e il buco nero non sarebbe stato
individuato.
L'importanza della scoperta sta nel fatto che il numero di simili
sistemi stellari nella galassia dipende dalla loro evoluzione e queste
osservazioni sono il modo più diretto per capirla appieno''.
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