Una "mostruosa" nube di ghiaccio avvolge il Polo Sud di Titano, la più grande delle lune di Saturno: a fotografarla è stata la sonda Cassini, che sta catturando i violenti cambi stagionali in atto. L'analisi delle immagini che rendono evidente la morsa dell'inverno su Titano è stata fatta da Carrie Anderson, del Centro Goddard della Nasa ed è stata presentata nell'incontro annuale della Società Astronomica Americana
. L'arrivo dell'inverno nell'emisfero Sud di Titano era stato mostrato dalle immagini di Cassini scattate nel 2012, quando la sonda aveva visto una enorme nube di ghiaccio in formazione sopra il polo Sud. Secondo i ricercatori americani la gelida coltre fatta soprattutto di azoto e metano era però solamente la punta dell'iceberg.
Ora nel pieno dell'inverno, che su Titano dura 7 anni e mezzo, il sistema nuvoloso si è allargato di molto raggiungendo temperature bassissime, sotto i -150 gradi centigradi. Grazie ai dati raccolti dallo strumento Cirs (Composite Infrared Spectrometer) si è scoperto che queste nubi somigliano molto alla nebbia terrestre e risultano quasi perfettamente piatte nella parte superiore, un vero gelido mantello.
Frutto della collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la sonda Cassini 'passeggia' dal 2004 tra le lune di Saturno con periodici incontri che stanno svelando molti preziosissime informazioni. I numerosi sorvoli di Titano, che si concluderanno nel 2017 con la chiusura della missione, stanno infatti svelando i profondi cambiamenti che avvengono nei due emisferi durante i cambi stagionali.
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