sábado, 9 de agosto de 2014

Il più bel ritratto della galassia del Triangolo


E' a forma di spirale, ricca di ammassi stellari brillanti e nubi di gas e polvere, con molte nubi rossastre di gas che risplendono nitide nei bracci a spirale, la galassia Messier 33 nella costellazione settentrionale del Triangolo, di cui il il telescopio Vst (Vlt Survey Telescope) dell'Osservatorio dell'Eso (European Southern Observatory) sul Paranal in Cile è riuscito a catturare un'immagine panoramica tra le più nitide e ricche di dettagli mai ottenute. 

Come spiega l'Eso, questa spirale è la seconda tra le grandi galassie per ordine di distanza dalla nostra galassia, la Via Lattea. Si trova a circa tre milioni di anni luce da noi, ed è chiamata la galassia del Triangolo. Fu osservata dal cacciatore di comete francese, Charles Messier, nell'agosto del 1764, che però non fu il primo a registrare questa galassia a spirale. Il primo a documentarne la presenza fu infatti con molta probabilità l'astronomo siciliano Giovanni Battista Hodierna circa cent'anni prima.

Pur trovandosi nel cielo boreale, la Galassia del Triangolo è appena visibile dal punto di vista meridionale dell'Osservatorio cileno dell'Eso. L'immagine è stata scattata dal Vst, un telescopio da 2,6 metri all'avanguardia con un campo di vista circa due volte la dimensione della Luna piena.

Tra le tante regioni di formazione stellare nei bracci a spirale di Messier 33 spicca la gigantesca nebulosa NGC 604, che con un diametro di quasi 1.500 anni luce è una delle più grandi nebulose a emissione note. Si estende su un'area di circa 40 volte la dimensione della parte visibile della ben più famosa e vicina Nebulosa di Orione. La Galassia del Triangolo è la terza per dimensione nel Gruppo Locale di galassie che comprende la Via Lattea, Andromeda e circa 50 altra galassie più piccole. In una notte molto limpida e buia è appena visibile a occhio nudo ed è considerata l'oggetto celeste più lontano visibile senza supporti ottici, e si sta avvicinando a noi a una velocità di circa 100.000 chilometri l'ora.


www.ansa.it

Ricostruita la preistoria del Sistema Solare





Il Sistema Solare si è formato dai resti di una galassia di almeno 30 milioni di anni più antica. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, si deve al gruppo dell'Italiana Maria Lugaro, laureata nell'università di Torino e ora in Australia, dove lavora nel Centro di Astrofisica della Monash University.

E' la prima volta che si raccoglie un 'indizio' così antico sulla 'preistoria'del Sole e dei pianeti che gli orbitano intorno e questi dati sono preziosi per ricostruire il processo che ha portato alla formazione dei sempre più numerosi sistemi planetari che si stanno scoprendo al di fuori del nostro. Sappiamo che i sistemi planetari si formano in seguito al collasso gravitazionale di gigantesche nubi di polveri, dense come gas. Sappiamo inoltre che nel nostro sistema planetario il Sole si è formato per primo, ma la sua età non è mai stata determinata in modo preciso. Così il gruppo di Lugaro ha utilizzato un metodo di datazione basato sulla radioattività: una strada che gli astronomi hanno cercato di seguire anche in passato, ma difficile da percorrere perchè non si era ancora compreso il modo in cui le stelle producono il nucleo radioattivo. 

L'elemento su cui si è basato il gruppo australiano si chiama 182Hf ed è noto per essere abbondante nel Sistema Solare primitivo. La sua analisi ha permesso così di stabilire che il Sistema Solare si è formato da una nube di polveri di 30 milioni di anni. In questa fase 'preistorica' del Sistema Solare gli elementi pesanti prodotti da altre stelle, come oro, argento, platino, piombo e terre rare sono stati la base che ha permesso di 'modellare' la nostra stella e i pianeti.



''Possiamo dire con sicurezza che l'ultimo 1% di oro, argento e platino si sono aggiunti alla materia primordiale del Sistema Solare 100 milioni di anni prima che questo nascesse'', osserva Maria Lugaro. L'ultimo 1% di piombo e le terre rare, come quelle oggi utilizzate nei telefonini, si sono aggiunti molto più tardi, 30 milioni di anni prima della nascita del Sole''.


www.ansa.it

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...