domingo, 2 de agosto de 2015

Il nuovo 'vicino di casa' della Terra

Rappresentazione artistica del pianeta roccioso più vicino alla Terra finora scoperto, chiamato HD 219134 (fonte: Avet Harutyunyan, FGG-TNG, 2015)Rappresentazione artistica del pianeta roccioso più vicino alla Terra finora scoperto, chiamato HD 219134 (fonte: Avet Harutyunyan, FGG-TNG, 2015)
La Terra ha un nuovo 'vicino di casa', un vero 'duro' che si riscalda facilmente: si chiama HD 219134b, ed e' il pianeta roccioso piu' vicino scoperto finora, a soli 21 anni luce da noi. Ha un raggio pari a 1,6 volte quello terrestre e ruota intorno ad una stella della costellazione di Cassiopea che e' leggermente piu' fredda e piccola del nostro Sole: per farlo ci impiega appena tre giorni, il che rende la sua temperatura incandescente e inospitale per la vita.

La scoperta, ora in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics, si deve ad un gruppo internazionale che comprende molti ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell'Universita' di Padova.

Il pianeta e' stato individuato ''grazie al miglior 'cacciatore' di pianeti attualmente disponibile a Terra, lo strumento Harps-N, montato sul nostro Telescopio Nazionale Galileo (Tng) nell'isola di La Palma alle Canarie'', come spiega lo stesso direttore del Tng, Emilio Molinari. Per migliorare la potenza di fuoco nell'osservazione, e' stato usato anche un altro strumento senza rivali nel suo campo: il telescopio spaziale Spitzer della Nasa, che lavora nelle lunghezze d'onda infrarosse al di fuori delle sorgenti di disturbo presenti nella nostra atmosfera.

Sebbene il pianeta roccioso HD 219134b presenti una temperatura troppo elevata per ospitare vita, la sua scoperta ''apre comunque prospettive emozionanti per studiarne l'atmosfera in un prossimo futuro'', sottolinea Giusi Micela, direttore dell'Osservatorio Astronomico di Palermo dell'Inaf. Le soprese, poi, non finiscono qui: il pianeta si e' rivelato essere solo il membro piu' interno di un sistema planetario composto da ben altri tre pianeti.

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Le stelle cadenti regine nel cielo di agosto

Il cielo di agosto promette stelle cadenti spettacolari (fonte: Brocken Inaglory)
Il cielo di agosto promette stelle cadenti spettacolari (fonte: Brocken Inaglory)


La doppia Luna piena di luglio merita un doppio ringraziamento: da un lato ha regalato agli appassionati del cielo l'opportunità di osservare un evento rarissimo e, dall'altro, si farà da parte al momento giusto, quando arriveranno le stelle cadenti di agosto.

Non ci sarà infatti la luce della Luna a disturbare il massimo dello sciame delle Perseidi, atteso nella notte fra il 12 e il 13 agosto, rileva l'Unione Astrofili Italiani (Uai). ''Senza il disturbo della luce lunare - prosegue - avremo condizioni ideali per osservare un maggior numero di meteore''. All'indomani del picco, il 14 agosto, ci sarà infatti la Luna Nuova. 

Le Perseidi sono certamente le più famose e spettacolari, ma non le uniche stelle cadenti di agosto. Ci sono anche altri sciami, ma poco significativi, formati da corpuscoli minuti che arrivano nell'atmosfera a bassa velocità. Soltanto le Alfa Capricornidi, all'inizio del mese, potrebbero essere brillanti, ma la luce lunare sarà ancora troppo pronunciata in quel periodo. Non è comunque escluso, rileva la Uai, che di questo sciame ''si possa vedere qualche membro particolarmente brillante, facilmente riconoscibile per la lenta velocità angolare e per la caratteristica esplosione finale colorata''. Intorno al 9 agosto aarà invece più probabile osservare l'arrivo delle Delta Aquaridi, seguite l'11 agosto dalle Aquilidi

Fra i pianeti, l'unico a dare veramente spettacolo è Saturno. Il pianeta con gli anelli è ancora osservabile nelle prime ore della notte, guardando verso Sud-Ovest. Tuttavia l'orario del suo tramonto anticipa progressivamente, riducendo il tempo a disposizione per poterlo osservare.


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