L'amministratore capo della Nasa, Charles Bolden
Un invito
all'Italia a collaborare sull'esplorazione spaziale e sul tappeto una
futura missione con astronauti che potrebbero mettere piede su un
asteroide, in vista del futuro viaggio su Marte, e ancora il tema
fondamentale dello spazio come un terreno fertile per l'educazione: sono
questi i temi al centro degli incontri avvenuti oggi a Roma tra
l'amministratore capo della Nasa, Charles Bolden, il presidente del
Consiglio Enrico Letta, il ministro per l'Istruzione, l'Universita' e la
Ricerca Maria Chiara Carrozza, il sottosegretario agli Esteri Marta
Dassu'.
In mattinata Bolden ha firmato con il presidente dell'Agenzia Spaziale
Italiana (Asi), Enrico Saggese, l'accordo relativo ad uno degli
strumenti a bordo della missione diretta a Mercurio, BepiColombo,
prevista nel 2016. ''Ho incontrato il direttore della Nasa, Bolden, e
abbiamo discusso di come rafforzare la cooperazione tra Usa e Italia in
materia spaziale'', ha scritto oggi Letta su Twitter. Ha affidato ad un
tweet anche il ministro Carrozza: ''insieme all'amministratore capo
della Nasa Bolden abbiamo parlato di collaborazioni per nuove
esplorazioni spaziali''.
La collaborazione internazionale e' ormai la nuova parola d'ordine della
politica spaziale, che oggi non vede piu' le agenzie spaziali
protagoniste indiscusse: ''stiamo lavorando con industrie, mondo
accademico e privati'', ha detto Bolden. ''La collaborazione - ha
proseguito l'amministratore capo della Nasa - e' assolutamente critica
in vista del prolungamento della vita della Stazione Spaziale fino al
2020''. Se questa e' una delle priorita', la Nasa guarda al futuro e
conferma l'interesse per una missione su Marte. Ma questa dovra' contare
su una sorta di 'trampolino di lancio', una missione su un obiettivo
intermedio, come uno degli asteroidi potenzialmente minacciosi per la
Terra.
E' sulla fattibilita' di questa impresa che la Nasa chiamera' a
discutere le agenzie spaziali di tutto il mondo, Cina e India comprese, i
9 e 10 gennaio a Washington. L'incontro, una sorta di Onu dello spazio,
costituisce il seguito della conferenza di Lucca del novembre 2009.
La missione su un asteroide potrebbe essere organizzata in tre fasi. La
prima consiste nell'individuare gli asteroidi potenzialmente piu'
pericolosi perche' vicini alla Terra, i cosiddetti Neo (Near Earth
Objects); la seconda potrebbe prevedere la realizzazione di un motore
elettrico dalla potenza sufficiente a spostare un asteroide della massa
di circa 500 tonnellate in un'orbita sicura come quella lunare; la terza
fase consisterebbe nell'arrivo di astronauti sulla superficie
dell'asteroide, per studiarlo.
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