Rappresentazione grafica dei 
pianeti che ruotano attorno alla stella Kepler-30, in una configurazione
 simile a quella del Sistema Solare (fonte: Cristina Sanchis Ojeda)
E' stato scoperto 
un sosia del Sistema Solare, i cui pianeti ruotano intorno alla loro 
stella con una configurazione simile a quella del nostro sistema 
planetario. Descritti sulla rivista Nature, i pianeti orbitano intorno 
alla stella chiamata Kepler-30 simile al Sole. La scoperta si deve a un 
gruppo di ricerca statunitense coordinato da Roberto Sanchis-Ojeda, del 
Massachusetts Institute of Technology (Mit) ed è stata possibile grazie 
al telescopio spaziale Kepler della Nasa, che ha scoperto i tre mondi 
extrasolari mentre transitavano davanti alla loro stella.      E' la 
prima volta che viene scoperto un sistema planetario di questo tipo e il
 risultato potrà aiutare a far luce sulle condizioni che determinano 
l'architettura di un sistema planetario.      I pianeti sono stati 
chiamati Kepler-30b, Kepler-30c, Kepler-30d e sono tutti più grandi 
della Terra: hanno un raggio superiore di circa 4 volte, 13 e 10 volte 
quello del nostro pianeta. Come accade nel Sistema Solare, i pianeti 
hanno un'orbita allineata all'equatore solare, presumibilmente, spiegano
 gli esperti, per la loro formazione da un unico disco gassoso. In molti
 sistemi extrasolari, invece, i pianeti non hanno questa disposizione e 
presentano orbite non allineate con l'equatore stellare probabilmente a 
causa di caotiche interazioni dei pianeti durante la loro formazione o a
 causa di influenze dovute a stelle vicine.  Un esempio per tutti sono i
 cosiddetti 'Giove caldi', pianeti giganti che orbitano vicino alle loro
 stelle, spesso disallineati con l'equatore stellare e alcuni con orbite
 retrograde, ossia che ruotano in senso opposto alla loro stella.     Il
 fatto che alcune orbite planetarie possono essere perfettamente 
allineate con il piano dell'equatore della  loro stella, mentre altre 
sono allineate 'selvaggiamente' dimostra, secondo gli autori della 
ricerca, che abbiamo ancora molto da imparare circa la formazione e 
l'evoluzione delle orbite dei pianeti.
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