La grande antenna del Sardinia Radio Telescope 
(fonte: INAF- Osservatorio Astronomico di Cagliari)
Primo sguardo al 
cielo per il telescopio più grande d'Europa, il Sardinia Radio Telescope
 (Srt), realizzato on Sardegna,  a circa 35 chilometri da Cagliari, 
grazie alla collaborazione tra Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e
 Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e con il supporto del ministero per 
l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (Miur) e della Regione Sardegna
Alto circa 70 metri e pesante circa 3.000 tonnellate,  il telescopio 
Srt ha una parabola del diametro di 64 metri, i cui movimenti sono 
assicurati da un sistema di 16 ruote su un cerchio di rotaie di 40 
metri. Eil secondo più grande radiotelescopio al mondo con una 
superficie attiva,è cioè  in grado di mantenere la forma ideale della 
sua enorme parabola, annullando le sollecitazioni dovute alla forza di 
gravità e ai venti. Questa caratteristica permette a Srt di concentrare 
al meglio i deboli segnali provenienti dai più remoti angoli del cosmo, 
migliorando la qualità delle sue osservazioni. Molti dei suoi strumenti 
di ricezione e  di elaborazione sono stati sviluppati da personale dell’
 Inaf.
Oltre al riflettore primario, Srt ha un riflettore secondario e altri
 due specchi all’interno della stanza dei ricevitori. Questo complesso 
sistema di superfici riflettenti fornisce quattro posizioni focali 
distinte, in ognuna delle quali possono essere alloggiati diversi 
ricevitori selezionabili automaticamente tramite sistemi robotici.
L’entrata in funzione del radiotelescopio è motivo di ‘’grande 
soddisfazione e commozione per chi, come me, ha creduto a questo 
strumento da più di dieci anni’’, ha detto il presidente dell’Inaf, 
Giovanni Bignami. Grande soddisfazione anche del responsabile 
del progetto Srt, Nicolò D’Amico, dell’Osservatorio di Cagliari dell’Inaf e dell’università di Cagliari. Questo strumento, ha detto, ‘’rappresenta una delle punte di eccellenza su cui la Regione Sardegna sta investendo“. Srt, ha proseguito, ‘’è innanzitutto uno strumento astronomico, fratto per registrare segnali che provengono dal lontano universo’’. Inoltre, ha detto ancora, Srt ‘’è qualificato per funzionare come centro di raccolta dei dati delle sonde interplanetarie, da qui l’interesse dell’Agenzia Spaziale Italiana e delle altre agenzie spaziali internazionali’’.
www.ansa.it
 

 
 

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