sexta-feira, 17 de janeiro de 2014

La strana coppia celeste

Rappresentazione artistica del sistema binario con la stella in rapida rotazione e il buco nero compagno (fonte: Gabriel Pérez - SMM IAC)  
 Rappresentazione artistica del sistema binario con la stella in rapida rotazione e il buco nero compagno (fonte: Gabriel Pérez - SMM IAC) 
 
Scoperta una 'strana coppia' celeste formata da una stella, che ruota vorticosamente su se stessa come una trottola, ed un buco nero 'muto', che non emette cioè raggi X. Questo compagno 'silenzioso' è più piccolo rispetto alla stella e le gira intorno.

Il bizzarro sistema binario, il primo del genere mai osservato, è descritto sulla rivista Nature da un gruppo di astronomi spagnoli guidato da Jorge Casares, dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie (Iac) e dell'Università La Laguna, che lo ha scoperto grazie ai telescopi Liverpool e Mercator, dell'osservatorio delle isole Canarie. 
La ricerca ha preso il via da alcuni indizi raccolti dal satellite italiano Agile (Astrorivelatore Gamma a Immagini Leggero), che nel 2010 identificò un'intensa e sporadica emissione di raggi gamma.

La componente principale della 'strana coppia', distante 8.500 anni luce dalla Terra, è una stella piuttosto calda e massiccia, tra 10 e le 16 volte più massiccia del Sole, che ruota ad un ritmo elevatissimo: la velocità di rotazione all'equatore supera il milione di chilometri all'ora. Questa 'trottola' celeste non riesce a trattenere gli strati gassosi più esterni di cui è composta, che così si staccano e vanno ad alimentare un disco intorno al suo equatore.

''Conosciamo già un'ottantina di sistemi binari contenenti una stella di questo tipo e una stella di neutroni, ma questo è il primo in cui l'oggetto compatto è confermato essere un buco nero'', commenta Tomaso Belloni. dell'Osservatorio di Brera dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). ''La sua bassissima emissione in raggi X - aggiunge - indica che la penuria di oggetti di questo tipo è un effetto osservativo. Se Agile non avesse osservato un evento in raggi gamma, il sistema non sarebbe stato studiato e il buco nero non sarebbe stato individuato.

L'importanza della scoperta sta nel fatto che il numero di simili sistemi stellari nella galassia dipende dalla loro evoluzione e queste osservazioni sono il modo più diretto per capirla appieno''.


www.ansa.t

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