quinta-feira, 31 de julho de 2014

Le 'pazze' orbite dei pianeti scritte nelle stelle

Rappresentazione artistica della doppia culla di pianeti intorno alle stelle di un sistema binario (fonte: B. Saxton - NRAO/AUI/NSF; K. Stapelfeldt et al. - NASA/ESA Hubble)


Sono scritte nelle stelle, le stravaganti orbite che caratterizzano molti dei pianeti esterni al Sistema Solare. Il loro orientamento nello spazio è spesso determinato fin dalla nascita dall'influenza esercitata dalle stelle che si trovano nelle vicinanze. La scoperta, pubblicata su Nature, è frutto dello studio di due culle di pianeti poste intorno alle stelle di un sistema binario: a fotografarle, con una nitidezza senza precedenti, è il telescopio Alma dello European Southern Observatory (Eso) in Cile.

Il suo mirino è stato puntato su due stelle del sistema HK Tauri, posto a 450 anni luce dalla Terra. Le due stelle hanno meno di 5 milioni di anni e distano l'una dall'altra circa 58 miliardi di chilometri. La stella più debole, HK Tauri B, è circondata da un disco protoplanetario visto di taglio che blocca la luce stellare e permette perciò agli astronomi di avere una buona visuale sul disco. Anche la stella compagna, HK Tauri A, possiede un disco, ma in questo caso non blocca la luce della stella. Questo evidente disallineamento ha permesso di capire meglio come nascono i pianeti in un ambiente così complesso come quello dei sistemi binari (dove si formano la maggior parte delle stelle, a differenza del nostro solitario Sole).

''I nostri risultati ci mostrano che esistono le condizioni necessarie per modificare le orbite del pianeti e che queste condizioni sono già presenti nel momento in cui i pianeti di formano, apparentemente a causa del processo stesso di formazione del sistema binario'', spiega l'astronomo Eric Jensen dello Swarthmore College in Pennsylvania, tra gli autori dello studio. 

Guardando al futuro, i ricercatori vogliono capire quanto sia diffuso questo tipo di sistema. ''Anche se comprendere questo meccanismo è un grande passo avanti - precisa Jensen - non può spiegare tutte le bizzarre orbite dei pianeti extrasolari: non ci sono abbastanza compagne binarie perchè questa sia la risposta completa. E' un rompicapo ancora da risolvere''.


www.ansa.it

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