Rappresentazione artistica dell'arrivo della sonda Dawn nell'orbita di Cerere (fonte: NASA/ JPL-Caltech)
Riflessi di ghiaccio o sale: ecco cosa potrebbero essere le misteriose luci individuate sulla superficie del pianeta nano Cerere, una ''caratteristica sorprendente e unica nel Sistema solare''. E' quanto emerge dalle nuove immagini ravvicinate scattate dalla sonda Dawn della Nasa, che entrerà in orbita intorno a questo fossile del Sistema solare venerdì 6 marzo alle 13:20 (ora italiana). Ad illustrarle sono i responsabili della missione in una conferenza stampa al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa in California.
I punti luminosi di Cerere ''sono estremamente sorprendenti e rappresentano una caratteristica unica in tutto il Sistema solare'', afferma Carol Raymond, fra i responsabili scientifici della missione. La macchia luminosa maggiore è grande il doppio rispetto a quella minore. Entrambe potrebbero essere ''generate da materiali ultra-riflettenti come sali o ghiaccio esposto'': forse, ipotizza Raynold, potrebbero essere legate all'emissione di vapore acqueo notata in passato dal telescopio Herschel dell'Agenzia spaziale europea (Esa), ma la loro vera natura resta ancora tutta da chiarire. Per il momento si esclude che si tratti di un fenomeno di vulcanismo, perchè questi punti non sembrano essere collocati in cima ad una montagna o ad un picco.
Il mistero è destinato a rimanere fitto ancora per parecchie settimane perchè Dawn si nasconderà presto alle spalle di Cerere e riemergerà dalla sua ombra solo a fine aprile: solo allora potrà inviare a Terra i primi dati scientifici della missione. L'attesa è grandissima, anche perchè ''Cerere in passato era simile ai satelliti Europa ed Encelado - precisa Raymond - e quindi ci attendevamo che avesse potenzialità astrobiologiche'', ovvero condizioni adatte ad ospitare forme di vita.
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