L'eruzione solare del 17 giugno ha proiettato verso la Terra una 'fiammata' di plasma che ha raggiunto la parte alta della nostra atmosfera pochi giorni dopo. Lo 'scontro' ha prodotto suggestive aurore boreali molto più intense rispetto al solito e visibili fino a latitudini molto più basse. Un'occasione unica per immortalare lo spettacolo delle "luci del nord" anche da quei luoghi dai quali non si possono normalmente ammirare. Astrofotografi o semplici fotoamatori, di tutto l'emisfero settentrionale, si sono armati di cavalletto e hanno scattato foto di questi bagliori monumentali, molto scenografici anche visti dallo spazio: l'astronauta Scott Kelly è riuscito a fotografare una più rara aurora rossa
a cura di Matteo Marini
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