terça-feira, 28 de março de 2017

Un telescopio grande quanto la Terra per fotografare un buco nero

Da Ansa.it - Al nastro di partenza una delle più grandi imprese astronomiche di tutti i tempi: osservare e fotografare per la prima volta dalla Terra corpi celesti 'irraggiungibili' come i buchi neri. Il progetto, descritto sul sito di Nature, si chiama Event Horizon Telescope (Eht) e punta a unire le forze di otto dei più grandi radiotelescopi del mondo per creare un radiotelescopio delle dimensioni della Terra. 

Le prime osservazioni sono previste in aprile, ma l'elaborazione dei dati richiederà tempo, al punto che la prima foto è attesa nel 2018. Diretto da Sheperd Doeleman, dell'università americana di Harvard, il progetto mira a fotografare sia il buco nero al centro della Via Lattea, che ha una massa pari a 4 milioni di volte quella del Sole, sia il buco nero al centro della galassia M87, che ha una massa di circa 6 miliardi quella del Sole. 

Della rete dei radiotelescopi coinvolti fanno parte Alma (Cile), Iram (Spagna) e il South Pole Telescope (Antartide) e tutti punteranno le antenne contemporaneamente verso lo stesso obiettivo per osservare la materia che ruota intorno al buco nero prima che oltrepassi l'orizzonte degli eventi, ossia il 'punto di non ritorno' oltre il quale la gravità è così forte che nulla di ciò che lo attraversa può fuggire. 

I risultati delle osservazioni permetteranno anche di sottoporre a uno dei test più rigorosi la teoria della relatività di Einstein e di scoprire come nascono i getti ad altissima energia emessi dai buchi neri. Gli obiettivi sono ambiziosi quanto sarà complesso, per gli otto radiotelescopi, riuscire a catturare le immagini contemporaneamente. Uno dei vincoli è che ognuno dovrà avere cieli cristallini e di conseguenza la rete potrà funzionare solo per due settimane l'anno.

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