quinta-feira, 15 de junho de 2017

Studenti 'aiutano' la Nasa a studiare l'asteroide Apophis

Nel 2029 passerà vicinissimo alla Terra, ma non la colpirà

Redazione ANSA  
Sono ancora studenti di ingegneria al Massachussets institute of technology (Mit), ma la loro idea è stata così buona da essere giudicata valida per una proposta alla Nasa: cioè mandare una sonda senza equipaggio sull'asteroide gigante Apophis, per studiare e rilevarne tutte le informazioni possibili, dalla forma, alle dimensioni, alla composizione, quando passera vicinissimo alla Terra nel 2029. 

Aphophis, grande 350 metri, non colpirà la Terra, ma le andrà così vicino che la forza di gravità terrestre potrebbe deviarne la traiettoria. Un passaggio ravvicinato unico il suo, di quelli che accadono una volta ogni 1000 anni. 

Il gruppo di studenti, coordinato da Richard Binzel e David Miller ha pensato ad una missione robotica capace di unire la difesa del pianeta alla scoperta scientifica. Il progetto è stato poi presentato all'agenzia spaziale Usa ricevendo una valutazione positiva dai suoi esperti: " è uno sforzo notevole", ha commentato Lindley Johnson, del Programma di osservazione dei Neo (Near-Earth Object) della Nasa "è quasi pronto per essere presentato alla Nasa". 

L'obiettivo sarà carpire tutti i dettagli di Apophis, dalla forma alle dimensioni, dalla densità alla composizione della superficie fino al tasso di rotazione. Una sonda della Nasa dovrebbe essere lanciata, secondo il progetto, nell'agosto del 2026 per raggiungere in tempo la postazione di osservazione e misurare quindi Apophis prima, durante e dopo il passaggio del 2029. 

Il progetto però non è fine a se stesso, ma è pensato per dare impulso ad altri studi futuri delle agenzie spaziali internazionali. "Ci sono moltissime missioni su comete e asteroidi, ma questa è unica nel suo genere, perché Apophis arriverà così vicino alla Terra, che la gravità terrestre darà probabilmente all'asteroide una 'strattonata', deviandone il percorso", commenta Miller. 

Le informazioni che si ricaveranno da questo progetto aiuteranno a capire meglio come si formano gli asteroidi, che sono stati i primi mattoni del Sistema Solare, e gli oltre 4.000 pianeti noti, oltre a sapere come progettare una difesa della Terra nel caso di un futuro impatto con un asteroide.

www.ansa.it

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