terça-feira, 15 de janeiro de 2013

Il Sole si risveglia

 
 Un'eruzione solare (fonte: NASA/SDO)

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Dopo una breve pausa il Sole siè rivegliato e si attende ormai un progressivo intensificarsi di macchie ed eruzioni sulla sua superficie che entro il 2013 potrebbe portare al picco della sua attività. Il Sole sta attraversando infatti la fase attiva del suo ciclo, nel quale periodi di quiete si alternano a periodi di attività intensa, come quello in corso.
Il progressivo aumento dell'attività del Sole verso il picco di attività del 2013
 (fonte: NASA/SDO)

A tenere d'occhio l'attività del Sole sono il satellite americano Stereo (Solar Terrestrial Relations Observatory) e l'osservatorio solare Soho (Solar and Heliospheric Observatory), frutto di una missione congiunta tra la Nasa e l'Agenzia Spaziale Europea (Esa). E' grazie alle immagini di questi osservatori solari, accanto a quelle del telescopio Sdo (Solar Dynamics Observatory), che stanno arrivando a Terra le immagini della recente eruzione solare che sta scagliando verso la Terra uno sciame di particelle.

Le macchie solari che hanno cominciato a dare segnali di attività sono indicate con le sigle AR 11652 e AR 11654. Quest'ultima e' la macchia più grande e si sta lentamente girando verso la Terra e secondo l'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa) potrebbe essere in grado di generare nuove e piu' violente eruzioni.


Il Sole in attività il 15 gennaio 2013 (fonte: NASA/SDO)

Lo sciame di particelle sta viaggiando verso la Terra alla velocità di oltre 400 chilometri al secondo, pienamente nella norma rispetto agli sciami generati dalle eruzioni di media entità e con un rischio relativamente basso di poter scatenare una tempesta violenta.

Finora lo sciame è classificato nel livello M, ossia nel livello di media intensità che potrebbe potenzialmente provocare localmente blackout nelle telecomunicazioni e generare forti aurore ai Poli. Gli sciami più intensi sono classificati nel livello X, capaci di provocare blackout su scala planetaria, mentre il livello C è il più leggero ed ha conseguenze molto blande. Le particelle generate dalle tempeste solari non riescono ad attraversare l'atmosfera nè possono avere conseguenze pericolose per la salute umana, tuttavia quando gli sciami sono particolarmente intensi possono disturbare seriamente i satelliti per la navigazione e le telecomunicazioni. Nei casi migliori scatenano invece spettacolari aurore polari.


L'eruzione solare del 13 gennaio nelle immagini del telescopio spaziale Stereo 
(fonte: NASA/STEREO)


www.ansa.it

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