segunda-feira, 17 de junho de 2013

Italiana anche la stazione meteo di ExoMars

Tempeste di povere su Marte (fonte: NASA)  
Tempeste di povere su Marte (fonte: NASA)
 
Parla italiano anche la 'stazione meteo' che viaggerà a bordo della missione europea ExoMars, per la quale e' stato firmato il contratto nella rassegna aerispaziale di Le Bourget. Il progetto è affidato a un gruppo di ricerca coordinato da Francesca Esposito, dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

La stazione meteo studierà la variabilità stagionale delle tempeste di polvere che si scatenano sul pianeta rosso e servirà a valutare la pericolosità di questi fenomeni per le missioni umane su Marte. Il progetto è affidato a un gruppo di ricercatori coordinati da Francesca Esposito, dell'Osservatorio di Capodimonte dell'Inaf e al quale partecipano diverse università straniere.

Chiamato Dreams (Dust characterisation, Risk assessment, and Environment Analyser on the Martian Surface) sarà l'unico pacchetto di strumenti scientifici istallati a bordo del lander di ExoMars. ''Dreams – spiega Esposito - è una piccola stazione metereologica con la capacità aggiuntiva di riuscire a misurare il campo elettrico atmosferico nelle vicinanze della superficie di Marte perché' servirà anche a studiare l'attività elettrica durante le tempeste di polvere che si formano con l'arrivo della primavera nell'emisfero Sud del pianeta rosso''. Il lander di ExoMars, chiamato Edm, atterrera' nel periodo delle tempeste di polvere in una zona quasi equatoriale nell'emisfero Sud del pianeta. Sulla stazione meteo, rileva Esposito, ci sono sensori di temperatura, umidita', pressione e vento, di opacita' delle polveri ed un sensore di campo elettrico per misurare i fulmini che si pensa si formino durante le tempeste di polveri. Obiettivo di Edm, sarà studiare le tempeste marziane per comprendere i problemi che queste potrebbero creare non solo alle future missione umane sul pianeta rosso, ma all’operatività delle sonde e dei rover che esplorano la superficie del pianeta.

''Il nostro contributo alla missione ExoMars – osserva il direttore dell'Osservatorio di Capodimonte Massimo Della Valle - e' l'ultimo di una serie di collaborazioni scientifiche che fanno dell'esplorazione spaziale del nostro Sistema Solare, uno dei fiori all'occhiello della ricerca astronomica a Capodimonte''. Pensare di far atterrare una sonda quando si scatenano le grandi tempeste di polvere, per poterne studiare il grado di pericolosità per le future missioni umane è un'impresa, ha aggiunto, che “segna probabilmente il primo passo concreto verso l'esplorazione umana del pianeta rosso”.

www.ansa.it

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