quarta-feira, 4 de setembro de 2013

Saturno cede lo scettro nel cielo di settembre

Occhio alle stelle cadenti e alla 'fuga' della cometa Ison

 

La costellazione di Perseo (fonte: Marco Meniero www.meniero.it) 
 La costellazione di Perseo (fonte: Marco Meniero www.meniero.it)

L'estate sta finendo e anche Saturno se ne va. Il brillante protagonista del cielo degli ultimi mesi si prepara a uscire di scena per lasciare spazio a nuovi pianeti, che insieme alla Luna movimenteranno le notti sempre più lunghe per l'avvicinarsi dell'equinozio d'autunno del 22 settembre. Per i nostalgici delle vacanze ci sarà la stella Nova della costellazione del Delfino a mantenere vivi i ricordi agostani, mentre per i sognatori ci sarà ancora qualche stella cadente e pure le piroette della cometa ISON che scalda i motori.

Il mese di settembre offrirà le ultime occasioni per ammirare Saturno, come ricordano gli esperti dell'Unione astrofili italiani (Uai): ''il tempo a disposizione per osservarlo continua a diminuire: l'orario del tramonto del pianeta anticipa giorno per giorno – precisano - fino a scendere a circa un'ora e mezza dopo il tramonto del Sole''.

L'osservabilità di Saturno è simile a quella di Venere, con cui si unirà dopo il tramonto del 19 settembre in una spettacolare congiunzione nella costellazione della Bilancia. Anche se Saturno sta sparando i suoi ultimi colpi (tornerà ben visibile solo l'anno prossimo), con il cielo settembrino continua a girare la 'giostra' dei pianeti osservabili: meglio dunque non perdersi Giove, ''l'astro più luminoso della seconda parte della notte'', e Urano, che si sta avvicinando al periodo di migliore osservabilità per il 2013.

In questo mese anche la Luna avrà il suo bel da fare: sarà infatti impegnata in una vorticosa girandola di congiunzioni nel cielo mattutino e in quello serale. Sono da segnalare in particolare la congiunzione dell'8 settembre con Venere, che offrirà un tramonto davvero imperdibile, e quella con Saturno del 9 settembre.

Agli appassionati di stelle cadenti, gli esperti Uai ricordano che settembre è proprio ''uno dei mesi migliori per osservare meteore. Le notti si allungano, non ci sono più le calure estive e il numero delle stelle cadenti sporadiche, che si sommano a quelle dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. Infatti - aggiungono - in questo periodo dell'anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto in cielo, così alle nostre latitudini l'atmosfera terrestre viene investita da un numero maggiore di particelle meteoriche. Di conseguenza durante un'osservazione visuale di circa un'ora si possono vedere 10-20 meteore, con un minimo di sera e un massimo prima del crepuscolo mattutino. Quest’anno la prima metà del mese sarà quella più favorevole all’osservazione, non essendoci alcun disturbo dovuto alla Luna. Le regioni di cielo più interessanti da dove sembrano dipartirsi le scie meteoriche si trovano tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci''.

Infine, per i palati più sofisticati, un ultimo appuntamento con la cometa Ison prima dell'atteso exploit di fine anno. L'astro chiomato sembrerà sfuggire all'inseguimento di Marte, che lo avvicinerà a meno di due gradi a fine mese, quando pianeta e cometa avranno varcato i confini del Leone.

www.ansa.it/scienza

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